FERMO - Da Fermo a Venezia. Da Venezia a Caserta. Sono stati i social a guidare la Polizia fermana sulle tracce della minorenne scappata due mesi fa da una comunità della costa.
La ragazza, di origine straniera, è stata trovata ieri pomeriggio in auto assieme a due uomini. Una ricerca serrata, partita il 21 giugno, quando la ragazza ha fatto perdere le sue tracce. La Prefettura ha fatto scattare il piano di ricerca per le persone scomparse, mentre la Procura ha aperto un’indagine per sottrazione di minorenni.
Per prima cosa, sono state visionate le immagini delle telecamere della comunità dove, da due mesi, viveva la ragazza e quelle delle strade vicine e delle stazioni del Fermano. In questa fase, alle ricerche ha collaborato la Squadra mobile di Bolzano che ha svolto accertamenti nei luoghi frequentati dalla minore nel comune altoatesino e raccolto informazioni dalle persone che la giovane frequentava prima di arrivare a Fermo. Visto che la giovane non aveva un cellulare con una scheda Sim localizzabile, sono state effettuate ricerche per capire se avesse dei profili social a cui connettersi tramite wi-fi. La scoperta di un profilo Instagram ha inferto una svolta alle indagini.
Analizzando amicizie e contatti, infatti, sono stati individuati alcuni giovani su cui si è concentrata l’attenzione degli investigatori che hanno creato un falso profilo per parlare con la ragazza e convincerla a fornire informazioni su dove fosse. La giovane ha, però, interrotto i contatti e bloccato il profilo usato dagli investigatori. Che, a quel punto, hanno concentrato l’attenzione sulle foto e sui video pubblicati dalla minore, scoprendo che si era trasferita a Venezia.
Dopo aver individuato l’abitazione e le persone che la ospitavano, la Procura di Fermo ha autorizzato le perquisizioni. Con l’aiuto della Squadra mobile veneta, i poliziotti fermani hanno accertato che la giovane da pochi giorni aveva lasciato la città assieme a due uomini. Continuando a monitorare i social della minore, gli investigatori hanno scoperto si era trasferita in provincia di Caserta.
I poliziotti sono riusciti a instaurare una nuova conversazione con lei, fingendo di essere suoi coetanei e apprendendo che si trovava in pericolo, visto che i due uomini forse erano armati. A quel punto è stata richiesta la collaborazione della Squadra mobile di Caserta che è riuscita a circoscrivere l’area dove la ragazza era trattenuta e a individuare la giovane mentre era a bordo di un’auto con i due, suoi connazionali.
Fermato il veicolo, gli operatori della Squadra mobile campana hanno, poi, perquisito lo stabile dove vivevano i tre insieme ad altri connazionali e trovato oltre 320 grammi di marijuana, detenuta dai due uomini ai fini di spaccio. Ragione per cui i due sono stati arrestati. La ragazza è stata portata per poche ore in una casa-famiglia per poi, nella stessa sera, essere affidata ai genitori che, nel frattempo, avevano raggiunto Caserta.