FERMO - Nei giorni scorsi, nel territorio di Fermo, l'Arma dei Carabinieri, sempre in prima linea nella lotta contro il maltrattamento in famiglia - un'emergenza sociale che affligge molte comunità è intervenuta a tutela delle vittime denuncianti.
Recentemente, una serie di interventi tempestivi ha infatti evidenziato il ruolo fondamentale delle forze dell'ordine nel garantire la sicurezza delle vittime. In particolare a Montegranaro, i militari della locale Stazione Carabinieri, dopo attente indagini scaturite da una denuncia-querela presentata da una residente, hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria il marito convivente di quest’ultima, un 42enne, per il reato di maltrattamenti in famiglia.
La denunciante ha segnalato che il coniuge la tormentava da diversi mesi con continui atteggiamenti minacciosi, causandole un crescente stato di ansia. Nonostante non avesse mai richiesto assistenza medica o l'intervento delle forze dell'ordine in passato, ha deciso di denunciare la situazione.
Nello stesso comune, un'altra famiglia ha fatto segnalazione ai Carabinieri riguardo a maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate da parte del figlio convivente, un giovane di 18 anni. I denuncianti hanno riferito che da giugno dello scorso anno subivano ripetuti comportamenti aggressivi e minacce da parte del figlio, culminati in una violenta lite in cui il giovane ha minacciato di morte uno dei genitori, brandendo anche un coltello da cucina e cercando armi nei cassetti.
Questi episodi non erano mai stati segnalati alle forze dell'ordine in precedenza. Durante l'azione di controllo, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro cautelativo, ex articolo 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), di alcune armi e munizioni detenute legalmente dalla persona offesa.