di Raffaele Vitali
PESARO – Un migliaio di persone per caricare la Carpegna Prosciutto Pesaro. Una squadra nuova, in una serie nuova da cui tutti vogliono andare via il prima possibile. “Chi ha scelto questa maglia sa che c’è un solo obiettivo: vincere il campionato”. Non usa giri di parole Simone Zanotti, l’ala grande che ha voluto con forza tornare a vestire il biancorosso.
In prima fila ci sono tutte le autorità possibili, non c’è il governatore Francesco Acquaroli, ma non è voluto mancare il presidente del consiglio regionale Dino Latini, che del basket è un appassionato e sa bene cosa significhi Pesaro per questo sport: “Pesaro è l’emblema della identità marchigiana in una Italia che si mostra al meglio”.
Come lo sa il sindaco Andrea Biancani: “Presentare la squadra in piazza è un onore. So che i tifosi saranno il fattore in più, gli dico grazie fin da ora, meritano un applauso perché sosterranno al meglio la squadra. La Vitrifrigo arena è pronta, come la città”.
E mentre parla il sindaco parte il ‘biancorossi alè’ dell’Inferno biancorosso. Un messaggio ad accelerare, ma è il turno di Daniele Vimini “Questa città ha fame di basket, chi è qui sostiene la società e la squadra. E tra i tanti che sostengono c’è stasera in piazza anche Pecco Bagnaia (in prima fila anche Morbidelli), cittadino onorario di Pesaro e grande supporter della VL”.
Riportare Pesaro dove merita, ne è convinta anche la Fip Marche: “Da sempre questa provincia rappresenta il 25% delle società, la Vl è la punta di diamante e da sempre il massimo della regione. In bocca al lupo, mi raccomando, riprendete al più presto il posto che meritate”.
È il momento di chi ci ha messo la faccia e anche un po’ di soldi, il presidente Andrea Valli. L’uomo del nuovo corso, del dopo Ario Costa: “Noi lavoriamo tutto l’anno per regalare emozioni ai tifosi” esordisce prima di fermarsi davanti alla biosfera che si trasforma in un grande Alphonso Ford aa cui gli ultras dedicano l’indimenticato coro.
“Riteniamo di avere una squadra competitiva, che può notare per vincere. Un mix di esperienza e gioventù, con giocatori che hanno vinto la serie A2. E anche gli americani arrivano da risultati importanti, gli ingredienti ci sono tutti”.
Alle 2144 iniziano a salire sul palco i giocatori, sono loro i protagonisti. Danilo Petrovic apre la fila, ma l’applauso che scalda i cuori è quello per Maretto, il giovane che deve sfondare. Parrillo viene presentato come l’uomo spogliatoio. Per salire serve un leader e lo sanno tutti che è il classe 1994 Matteo Imbrò. Solido difensore è unico vero pivot della squadra è Quirino Delaurentis.
Ala piccola a cui affidarsi è King, campione del mondo nel 2014 con la giovanile americana. Fisicità e jolly difensivo la definizione che Gaia Accoto, volto della Legabasket e madrina della serata, usa per Lorenzo Bucarelli. Ala tra il piccolo e il grande è Lombardi, il giocatore più social a ci viene affidato un cellulare per la diretta social. Il grande ritorno è quello di Simone Zanotti, che fa lievitare l’applausometro. La combo Guard è Ahmad, ciabatte e chewingum.
Pino Sacripanti è il coach dal doppio ruolo, visto che la società lo ha scelto come general manager della VL, un doppio e impegnativo ruolo che condivide con Walter Magnifico: “Ho al mio fianco un team importante. La presenza di Walter è una mia precisa richiesta era con me quando vincemmo la medaglia d’oro, era l’accompagnatore della nazionale. Rappresenta il basket a Pesaro e ha un ruolo cruciale”.
Dalla scrivania al campo, Sacripanti parla del campionato: “Una stagione molto complessa. È la prima volta che c’è un campionato a 20 con squadre attrezzate per giocarsela fino in fondo. Dobbiamo avere l’umiltà di sapere che siamo un gruppo nuovo, che crescerà giorno dopo giorno. Nel pre campionato non guardiamo al risultato, pensiamo alla solidità che stiamo costruendo. Ci sono tanti giocatori da A1 che sono scesi di livello, anche americani. Per cui, umiltà e consapevolezza. Stiamo lavorando tanto. Se c’è una cosa che non mancherà mai è la consapevolezza, poi la riempiremo di contenuti”.
“In serie A, vogliamo tornare in serie A” la chiosa finale dei tifosi tra un fumogeno e una bandiera che riempie il cielo mentre la biosfera si trasforma in una mega palla da basket.