PEDASO - “Le cozze sono belle pulite, il sugo ormai pronto, il vino è in fresco e non aspettiamo altro che le persone pronte ad apprezzare il lavoro di tantissimi volontari”. È il giorno della sagra delle cozze, o meglio il primo di quattro, e il presidente della Pro Loco, Toto Asuni, la macchina perfetta che da decenni assicura il miglior prodotto, lima i dettagli.
Lo spazio, chiuso tra la ferrovia e il cuore della cittadina è pronto. Ogni protocollo di sicurezza è stato adottato. “1000 posti perfettamente igenizzati e distanziati. Per entrare è necessario il green pass a partire dai 12 anni, per agevolare l'accesso all'evento è consigliabile stampare il qrcode, certi che tutti quanti avranno riguardo di tenere in considerazione le indicazioni di buona educazione e soprattutto il rispetto per gli altri” riprende il sindaco Vincenzo Berdini che ha fatto il possibile per agevolare gli organizzatori.
Del resto, la Sagra delle cozze è il simbolo di Pedaso. Turisti e fermani aspettano queste giornate per poter immergere il pezzo di pane nel sugo inimitabile realizzato dalle mani di cuoche e cuochi della Pro Loco. “Alcuni ci dicono che siamo dei folli, ma noi siamo semplicemente innamorati di Pedaso e felici di portare avanti una tradizione come quella della Sagra” ribadisce il presidente.
Un’edizione complicata da organizzare, ma che sarà ripagata dai complimenti di chi staccherà il biglietto. La manifestazione coinvolge tutta Pedaso. “Al centro della festa naturalmente ci saranno le gustosissime cozze, accompagnate dagli spaghetti alla marinara, per un menu invariato negli anni che tuttavia non smette di attirare” proseguono i custodi dell’antica ricetta che si tramanda di padre in figlio.
“Venite a Pedaso, passeggiate, mangiate le nostre cozze, poi un gelato e tornerete a casa con il sorriso” conclude il presidente.
@raffaelevitali