FERMO – Pioggia di milioni per i cinque capoluoghi di provincia delle Marche. la Regione ha deciso di destinare parte della programmazione 21-27 dei fondi europei alla misura degli Iti Urbani. “5 milioni per provincia, la dotazione totale è di 25 milioni. Poi una parte per il sociale: abbiamo aggiunto 3 milioni per questa finalità, il che significa altri 600mila euro. Ci sono anche 540mila euro da poter utilizzare per professionalità esterne, consulenze e sopperire a eventuali carenze”. Il tutto dopo un percorso condiviso, step dopo step.
Ogni capoluogo ha creato una rete di comuni e una condivisione di risorse, meno ne progetto fermano dove sono quasi tutte concentrate sul capoluogo. Pesaro con Fano; Ancona con Camerano, Numana e Sirolo; Macerata con Montecassiano, Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena; Fermo con Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Pedaso e Altidona. Ascoli con un lungo elenco di comuni che arriva fino a San Benedetto del Tronto. “Oggi firmiamo gli schemi di convenzione con i comuni”.
Spiega il dirigente Pellei affiancato dalla dottoressa spinaci: “La profonda innovazione è l’allargamento al coinvolgimento di comuni limitrofi, con determinate caratteristiche. La tempistica è stringente: 31 dicembre 2028 è ultimo giorno. Ci sono 4 anni e mezzo, non pensiamo a scappatoie o a eludere la scadenza. Bisogna partire subito e monitorare la progettualità, sapendo che l’iter è complesso”.
I progetti si muovono tra asset di sviluppo definiti: riqualificazione ambientale, realizzazione di infrastrutture verdi e blu per incrementare la qualità della vita. L’altro focus è sulla rigenerazione urbana al fine dell’inclusione sociale, con recupero di patrimonio anche culturale. Poi ci sono gli asset immateriali come la valorizzazione turistica.
A Fermo si punta sul ‘Soft Blue Fermano’, quindi sulla costa, luogo dove attivare forme nuove di economia, legate al mare. “È prevista - spiegano i dirigenti – la riqualificazione waterfront di Lido, con il completamento degli impianti sportivi. E poi più accessibilità delle aree turistiche con la riqualificazione ambientale che prevede il recupero dell’area naturalistica di Marina Palmense, il completamento della ciclovia Ete-Vivo. Un intervento è previsto per il recupero del parco del Girfalco e il piano terra del palazzo dei Priori, integrando così i finanziamenti del Pnrr, e integrando il completamento del teatro contemporaneità dell’ex Conceria, area per cui i soldi non bastano mai.
I 600mila euro del sociale servono per i trasporti sociali da e per la costa e alla prevenzione del disagio giovanile con l’educativa di strada. Il piano sovracomunale di Fermo “è nel marketing legato alla ‘riviera del Fermano’ che deve diventare un brand. Nascerà anche un ufficio integrato con gli altri comuni dell’area urbana per la progettazione europea, una integrazione funzionale”.
Aggiunge l’assessora ai Lavori pubblici Ingrid Luciani, che insieme con la collega Annalisa Cerretani ha sostituito il sindaco in regione. “I temi che ci sono chiesti sono quelli su cui l’Europa lavora, la Regione ha preso la strada giusta spingendo sull’acceleratore. L’integrazione con i comuni è la parte chiave, noi vogliamo creare un waterfront comune per essere attrattivi”.
Ad Ascoli il titolo è “H2O, l’elemento unificante”. Volontà di puntare sul fiume Tronto con la realizzazione del Parco della Salute nell’area di Ascoli, sulla sponda sinistra del Tronto (1.7 milioni) e una serie di interventi di altri parchi e giardini presenti, tra cui quello Etnografico di San Benedetto del Tronto. Il taglio sociale è dedicato alla fascia over 65 per un invecchiamento attivo, con un investimento sull’housing sociale in fase di realizzazione con il progetto Pinqua e sul circolo cittadino. “Questa strategia nasce dal basso, merito della visione di Acquaroli. E punta sul green non nel senso di conservazione, ma di sviluppo e valorizzazione dell’economia attraverso l’attenzione all’ambiente. Il tutto senza mai dimenticare il sociale. Noi – precisa il sindaco Marco Fioravanti - abbiamo scelto l’acqua, anche per attenzionare la crisi idrica, e soprattutto perché unisce i territori senza abbattere i campanili”.
A Macerata si punta sulla ‘Social Valley’. Puto chiave è nell’area di Rotacupa una struttura, partendo da una volumetria esistente, come centro polivalente per disabilità e autismo, con tanto di parco attrezzato e area sosta camper. Ci sarà anche un recupero dell’area del centro fiere. Poi nuovi orti sociali e un parco fluviale inclusivo anche per i bambini disabili e infine il potenziamento dell’area archeologica Helvia Recina. I comuni dell’area urbana useranno i 600mila euro per un percorso di orientamento e accompagnamento a livello di turismo accessibile. “La vallata del Potenza cresce, sappiamo che il centro fiere diventerà lo snodo dello sviluppo economico. Noi puntiamo sul supporto alle famiglie con bambini autistici, che troppo spesso sono sole. E un bambino su 77 nasce con lo spettro, anche in prospettiva dopo scuola, per dare un luogo che vada oltre al centro diurno”
Ad Ancona si parla di ‘Iti Portonovo’ con 1.5 milioni per un percorso pedonale che permetta di raggiunge la baia a piedi, 3 milioni per riqualificare l’ex colonia estiva dove ci sarà un centro di educazione ambientale e un centro di informazione turistica a disposizione di tutti i comuni e di farlo in modo inclusivo.
Pesaro-Fano hanno un duplice obiettivo, riassunto dal sindaco Andrea Biancani: recupero degli Orti Giuli, del cinema Moderno come luogo di cultura e del giardino storico Riz Ortolani a Pesaro all’interno del palazzo Ricci, rigenerazione urbana a Fano con un focus sul porto dove sarà realizzata la ‘passeggiata intelligente’ con installazione di tecnologie smart, verrà recuperata una nave storica in legno per realizzare un museo e realizzata una video-sfera.
Raffaele Vitali