FERMO - Stop ai finanziamenti a pioggia, burocrazia semplificata,
rifinanziamento del taglio al cuneo fiscale, superbonus al 110% fino
al 2023, incentivi «consistenti» per chi assume, innova ed è attento
all’ambiente, interventi sui cali di fatturato «e non sui codici
Ateco, che hanno escluso tante realtà anche per il minimo sostegno dei
ristori». Vorrebbe trovare questi “doni” sotto l’albero di Natale la
Cna di Fermo. O, meglio, vorrebbe che da lì partisse il nuovo anno.
«Un anno completamente diverso», si augura l’associazione di
categoria. «La nostra attività – spiega il direttore Alessandro
Migliore – ci pone in costante monitoraggio dell’azione legislativa e
dell’esecutivo sia nazionale che regionale. La Legge di Bilancio è
l’atto di indirizzo fondamentale per l’azione di governo di uno Stato.
Il 2021 sarà l’anno in cui dovremmo recuperare gran parte di quanto
abbiamo perso in questo funesto periodo di crisi».
Le notizie si rincorrono, ma di certezze, al momento, ce ne sono
davvero poche. «Le aspettative sono tante. Siamo d’accordo sulla
necessità di rilancio, ma occorre verificare come saranno destinate le
risorse pubbliche. Gli auspici del mondo produttivo sono chiari e ben
delineati», il commento del presidente della Cna, Paolo Silenzi.
Per mettere qualche punto fermo, sapere come si sta costruendo la
Legge di Bilancio 2021 e cosa prevederà per le imprese e conoscere
cos'è davvero previsto nel Recovery Fund, le Cna di Fermo, Macerata e
Ascoli organizzano, domani alle 19.15, un incontro online sulla
piattaforma Zoom. In collegamento da Roma e da Bruxelles,
interverranno Marco Capozi (responsabile Relazioni istituzionali e
affari legislativi Cna) ed Elisa Vitella (responsabile Ufficio Cna di
Bruxelles).