MONTE URANO – Una donna da primo posto. Ecco Sara Santori, l’imprenditrice di Monte Urano che ha conquistato il premio Itwiin (Italian Women Innovators and Inventors network) grazie a SkinGoat, la pelle che traspira in modo naturale mantenendo il calore e che Conceria Nuvolari, guidata da Santori, ha brevettato.
Un premio prestigioso quello che le è stato assegnato a Napoli, sempre più capitale delle concerie anche con il suo centro ricerche. ITWIIN è un’associazione di donne inventrici e innovatrici che si pone come scopo quello di aiutare altre donne portatrici di idee e innovazioni per realizzare le loro. “Ci proponiamo – spiegano le componenti della realtà internazionale - di riunire diverse professionalità ed esperienze di donne in Italia e in Europa in diversi settori: dai diritti di proprietà intellettuale, marchi e brevetti, alla ricerca industriale e accademica, al trasferimento tecnologico”. Partner dell’associazione è EuWiin, che riunisce le donne europee.
Il premio è rivolto a imprenditrici, libere professioniste, ricercatrici, titolari di spin off che operano in tutti i campi, dalla moda alla tecnologia. Sono cinque le categorie: miglior inventrice, miglior innovatrice, donna eccezionalmente creativa, capacity building e alta formazione. La giuria, che ha tenuto conto anche della capacità dell’imprenditrici di far rete con centri di ricerca e università, alla fine ha scelto Sara Santori, per ani anche presidente dell’Unac, associazione nazionale dei conciari e oggi numero uno della sezione accessoristi di Confindustria centro Adriatico. a lei il premio di ‘miglior innovatrice’. “Un riconoscimento prestigioso che sancisce il nostro impegno per garantire la qualità del prodotto cercando di essere sempre più vicini all’ambiente, alla sostenibilità” commenta Sara Santori che dà così lustro anche alle Marche, una regione che con l’assessora Manuela Bora è in prima linea anche in Europa per il riconoscimento della parità di genere e del ruolo delle donne nei vertici di istituzioni e aziende.
SkinGoat è la pelle che respira e che è in grado di restare permeabile anche al valore acqueo, come testato durante la lavorazione, riesce a assorbire l’umidità lentamente, creando l’effetto di termoregolazione che le aziende calzaturiere cercano da anni, soprattutto chi produce scarpe destinate a un uso prolungato e soprattutto in ambienti esterni.
Raffaele Vitali