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Micam, spazio ai piccoli. Mandolesi e la scarpa che nasce in 30 giorni. "Il cliente ci ha capito, ma stanno chiudendo tanti negozi"

16 Settembre 2024

di Raffaele Vitali

MILANO/PORTO SANT’ELPDIO – Piccoli, artigianali, ma con una storia che li rende solidi e resilienti. C’è anche questo tra i segreti di Fauzian Jeunesse, un nome che sa di straniero e che invece è dal 1970 una certezza di Porto Sant’Elpidio con il suo texano come prodotto di punta.

A guidare il calzaturificio è Fabrizio Mandolesi, il volto della terza generazione dell’azienda che si trova nella zona industriale nord della città elpidiense. Il suo must sono i texani, principalmente donna ma ha anche una linea maschile.

Al Micam ha portato colori, lavorazioni particolari, pelli e quel quid in più che attira il cliente anche in tempi difficili. “Siamo sette dipendenti, produciamo internamente e in altre aziende del distretto, una scarpa rigorosamente made in Italy, anche per la sua complessità di lavorazione” racconta mentre dal suo stand escono clienti, per lo più europei.

“Noi lavoriamo principalmente con Italia, Svizzera, Germania, Austria, Francia, Danimarca e Stati Uniti. I riferimenti sono la fiera di Parigi e il Micam, poi quelle americane dove ho anche un importatore con cui collaboro peer la produzione” prosegue.

L’azienda è anta nel 1970, fondata dal padre Vittorio che è anche quello che ha dato il nome, “di cui nessuno in realtà conosce l’origine. Ma l’ha scelto lui e noi, sono in azienda con mio fratello, lo portiamo avanti con orgoglio”.

Il futuro è complicato: “Per questo 2024 ho tanti dubbi, tanti negozi chiudono, non solo in Italia, in Danimarca 80 da inizio anno. E ci sono problemi anche in Svezia” prosegue.

La sua è una scarpa di alto livello, arriva fino aa 350 euro. “Purtroppo anche chi spendere cerca di non farlo. È quasi una moda. Non apparire troppo è diventato un must ed è esplosa la moda del vintage. A questo aggiunge il raddoppio dei mutui: chiaro che poi uno tagli sulle scarpe e i vestiti. Anche perché una scarpa di necessità da 40 euro la trovi sempre”.

Per restare attivo sul mercato, Mandolesi investe sul prodotto: “Mantenere la qualità e aggiungere lavorazioni nuove è un must. Certo, considerando che il Micam tra tutto mi costa 20mila euro, vorrei perlomeno coprire le spese. Ma forse sono troppo speranzoso” aggiunge.

La sua è una scarpa particolare, con ricami fatti a  mano come le pitture che affida a una artigiana a Bologna. “Tutto personalizzato”. Una scarpa complessa che va capita e attesa: “Noi produciamo 10mila paia all’anno. La lavorazione non è semplice: taglio, suola, tacco, cucitura, ricamo. Poi c’è il montaggio che facciamo a Montegranaro e la spedizione in conceria a tingere. Da lì torna bagnata e deve stare un giorno ad asciugare con la forma dentro e fuori. Insomma, alla fine per un paio di scarpe ci vogliono 30 giorni. Il cliente lo sa e aspetta il tempo necessario” conclude l’imprenditore che ogni giorno lavora per mantenere quel milione e mezzo di fatturato che rende la macchina sostenibile. Almeno così spera l’imprenditore che farà di tutto per salvare il suo milione o poco più di fatturato.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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