di Raffaele Vitali
MILANO – Campagna elettorale o no, Matteo Salvini, leader della Lega, al Micam c’è sempre. Da anni, quando ancora era presidente Annarita Pilotti, lui è un protagonista politico. Viene, parla con gli imprenditori, li ascolta, presenta soluzioni o quantomeno mostra attenzione.
E soprattutto grazie a lui arrivano le tv nazionali che così parlano anche di riflesso del mondo calzatutiero. Per chi si trova ad affrontare la tempesta perfetta, caro energie, trasporti e materie prime, non è poco.
“Lo sapete, questo settore mi è nel cuore. Possiamo parlare di tutto, ma credetemi che se non agiamo subito sulle bollette, sulla copertura di costi esplosi senza appello, molte imprese chiuderanno già a novembre”. Lo ribadisce alla presidente di Assocalzaturifici Giovanna Ceolini, ma soprattutto ai tanti marchigiani che espongono, che hanno un posto particolare nelle sue attività.
Il Micam lo accoglie con i corriodi animati fin dalle prime ore del mattino, i buyer il primo giorno sono stati tanti e anche oggi si prosegue con il trend di crescita che fa ben sperare.
Il cuneo fiscale? Non ha problemi ad affrontare la questione, sollevata da Guido Crosetto con la soluzione del taglio di 6 punti, “ma ribadisco che non è la priorità. O meglio, questa la possiamo fare a marzo, ma prima serve agire sulle bollette, dobbiamo essere realisti. Salvare il presente per poi investire sul domani”.
Il punto su cui battono i vertici di Confindustria Fermo (direttore Tosi, presidente Luciani e numero uno dei calzaturieri Fenni lo attendono nello stand regionale), supportati dall’onorevole Lucentini che è arrivato a Milano insieme con il consigliere Marco Marinangeli, oltre che a mezza giunta di Montegranaro e al consigliere regionale Antonini, è anche la cancellazione o il rinvio della circolare dell’agenzia delle entrate sulla restituzione del credito d’imposta già avuto per gli investimenti sui campionari. “Una norma assurda e pericolosa che costerà migliaia di euro a ogni imprenditore” ribadiscono Fenni e Luciani. Salvini annuisce: “È la prima cosa che mi avete chiesto, lo so. Già ne ho parlato con Giorgetti, rimedieremo quantomeno per spostarla a fine anno”.
C’è poi il dramma dell’alluvione, che domina in ogni momento in cui si parla di Marche: “Ho parlato con il sindaco di Senigallia, c’è anche una questione elettrodomestici molte famiglie hanno perso tutto, magari possono rientrare in casa ma non hanno più una cucina, un frigorifero ecco, su questo dobbiamo anche agire. E poi dovremo subito rivedere la cura dei fiumi, ragionando sulla gestione degli alberi e della ghiaia, che non può essere considerata un rifiuto inerte” prosegue il leader della Lega prima di riprendere il suo giro tra pellicciai veneti, nuovi designer e soprattutto imprenditori marchigiani che lo attendono all’interno dello stand di Rodolfo Zengarini. Come sempre, più di sempre visto il momento.