PORTO SANT’ELPIDIO – Seconda fiera per il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella. “Certo, non ho più cinquanta aziende, ma le nostre undici meritano la massima attenzione. Anche perché noi crediamo in questo settore, lo abbiamo detto più volte, lavoriamo per sostenere chi c’è e attirare nuove produzioni”. Del resto, ci sono zone a disposizione, dall’area nord in fase di rivisitazione, alla stessa zona industriale a sud che ha spazi liberi.
Camminando tra i corridoi, insieme con il vicesindaco Andrea Balestrieri e l’assessora Maria Laura Bracalente, i politici elpidiensi si son fermati negli stand. Tra questi c’è RePo, l’azienda dei fratelli Remigio e Pompeo Iachini. ”Un buon Micam e non era scontato dopo un’estate così difficile dal punto di vista climatico che poteva scoraggiare i buyer. Invece, gli ultimi periodi hanno fatto bene. Noi confermiamo l’ottima fiera passata”.
A far sorridere i fratelli sono i mercati di Francia e Germania, “dove siamo competitivi sul prezzo”. E poi c’è l’Italia, che vale il 60% del fatturato, e vede il prodotto in negozi di livello medio alto. “Novità? Abbiamo avuto clienti dalla Grecia e un buon riscontro dai russi, che incontreremo all’Obuv”. Per loro l’estivo è la stagione chiave e lo è da quattro generazioni. “Abbiamo 25 dipendenti e un posizionamento sui mercati che ci dà forza. Per cui, al lavoro” ribadisce Pompeo Iachini.
Da due fratelli a due sorelle, Elena e Marcella, con lo stesso cognome, le titolari dell’azienda Strategia. Che ha la sede a Civitanova, ma è anima e cuore elpidiense. E infatti il sindaco Ciarpella si è fermato a lungo con loro: “Non ci lamentiamo, ma ogni imprenditore vorrebbe fare di più” hanno subito spiegato le due imprenditrici agli amministratori.
Anche per loro il meteo ha influito sull’andamento della fiera “anche perché l’invernale ancora non è partito, manca il freddo”. Il loro core business è l’Europa, poi c’è la Russia. “Ma siamo presenti anche in America, da anni, e in Nuova Zelanda, per fare due esempi. Questo perché siamo ben posizionati in negozi di qualità”.
Una realtà con 45 dipendenti, “che proviamo a tenere, ma non è facile perché la sirena delle griffe suona sempre. Non è neppure una questione di stipendi, è il welfare che garantiscono ad attirare. Bisogna davvero fare squadra su questo” ribadiscono trovando l’appoggio del sindaco Ciarpella.
r.vit.