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Micam, l'inizio fa ben sperare. L'Ice: troveremo soluzioni per il mercato tedesco. Ceolini e Fenni: "Dobbiamo coinvolgere i giovani" (video)

17 Settembre 2023

di Raffaele Vitali

MILANO – E Micam sia. Come si aprono le porte dei padiglioni, il movimento è evidente. Si arriva così a metà mattinata, quando i vertici del mondo economico nazionale si danno appuntamento nella piazza del Micam X. “Ogni giorno affrontiamo sfide complicate, siamo dei supereroi, lo dico col cuore. Siamo protagonisti nel mondo anche per la nostra capacità di trovare soluzioni immediate” sottolinea la presidente di Assocalzaturifici, Giovanna Ceolini, dando il via alla  96esima edizione della fiera milanese.

IL MINISTRO URSO

Doveva esserci il ministro Adolfo Urso, ma è stato bloccato a Roma e con un lungo messaggio ha fatto sentire la sua vicinanza a una fetta importante dell’economia, di quel Made in Italy che rappresenta in giro per il mondo. “Grazie per come sapete andare avanti. La vostra è una macchina perfetta che dimostra la capacità organizzativa del sistema italiano in un contesto globale. Pmi e fiere che qui si attendono 40mila presenze” prosegue Urso.

“La moda e le calzature sono ambasciatori della nostra bellezza. Nel 2022 avete raggiunto nuovi record per le esportazioni che hanno segnato un + 23% sul 2021 e la dinamica è incoraggiante anche per il 2023. La vostra capacità di mettere in ogni rifinitura qualcosa di unico, guidando la produzione anche verso il green vi rende innovativi”. E anche per questo il ministro ha firmato il decreto sul credito d’imposta che va a sanare un’ingiustizia verso chi ha investito in ricerca e sviluppo e rischiava di dover restituire sgravi giustamente ottenuti.

I GIOVANI

La Ceolini si carica con le parole del ministro e affronta così con forza una delle battaglie più difficili, quella dei ‘giovani in fabbrica’. “I giovani devono rimanere accanto a noi, abbiamo bisogno di lavoro. Ci vuole grande attenzione alla formazione e al ritorno dei giovani in azienda, luoghi oggi in cui la tecnologia è protagonista e che quindi loro possono essere una guida”.

È una partita complessa su cui Confindustria Moda investe ora 917milaa euro per cercare di recuperare i Neet, e quei giovani che non fanno nulla, “che magari passano le giornate davanti a un videogioco. Dobbiamo recuperarli, possono diventare i nuovi collaboratori delle aziende. Conquistiamoli con il mondo tecnologico, che è il loro mondo”.

Non solo, perché la Ceolini pensa anche aa chi ha perso lavoro e vuole ricollocarsi: “Possiamo rigenerare con queste risorse le persone oggi senza lavoro e fuori dal mercato. L’ideale sarebbe poter usare i nostri pensionati per fare lezioni, peer aumentare il know how e soprattutto trasmettere il sapere alle nuove generazioni. Che per troppo tempo abbiamo trascurato, visto che non avevamo la possibilità di inserire figure non pronte a causa dell’elevato vostro del lavoro che rischiava di far saltare i conti” ribadisce la presidente di Assocalzaturifici.

ICE ED EXPORT

Al suo fianco, Galanti, direttore generale Ice, e poco dopo il presidente Zoppas. “Noi ci siamo, perché meritate ogni sostegno. Qui viviamo una realtà fortemente internazionalizzata, che sente ovviamente la sfida del contesto internazionale. Servono nuove strategie che – precisa Galanti - costruiremo insieme, guardando avanti, ai trend evolutivi. Sappiamo bene che innovazione, design, retail, nuovi materiali, sostenibilità sono di casa al Micam”.

E aggiunge Zoppas: “Con Tajani, Sice e Simest stiamo affrontando la situazione Germania, che ovviamente ci preoccupa. Stiamo cercando di capire a fondo le ragioni di questo rallentamento, il nostro compito è di trovare la strada migliore per supportare il vostro settore”.

Ma non basta: “Perché siamo sempre pronti per entrare nei mercati, grazie a 80 uffici sparsi nel mondo. Il settore calzaturiero per l’80% esporta, per noi è un riferimento. Che sia in America o in altre parti del mondo, l’Ice c’è. Qui a Milano ci siamo occupati dell’incoming e ci sono circa 400 tra buyer, giornalisti e influencer che in questi giorni ammireranno le collezioni in modo da mantenere quel trend, superiore alla media nazionale, che ha portato la moda a crescere del 10% nei primi cinque mesi del 2023”.

@raffaelevitali

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