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Micam. Artigiano è bello, la carica dei Carelli: "Tanti e piccoli buyer. Contratti anche con l'India. Bene l'Africa, la qualità piace"

22 Settembre 2023

di Raffaele Vitali

Sempre insieme. Nazareno e Mirco, padre e figlio, sono le anime del calzaturificio Carelli di Monte san Pietrangeli. Racchiudono il senso della parola ‘artigiano’, anche per la dimensione: cinque dipendenti, loro inclusi. “E facciamo tutto internamente” sottolineano fieri.

Carelli, si è chiuso il Micam. Come è andato?

“I buyer sono diminuiti rispetto a sei mesi fa. Anche se, devo dire, che abbiamo avuti tanti piccoli ordini”.

Piccoli ordini, che significa?

“La media è di otto paia. Non facile anche solo realizzarle. A meno che no si mettano insieme ad altre. Pensate solo chiamare un solettificio per farsi fornire quel numero di fussbett”.

Luci e ombre, quindi, partiamo dalle ombre?

“La Germania ci manca, è venuto un cliente che aveva 12 negozi e ora ne ha solo due aperti. Chi copre gli acquisti degli altri negozi? E anche l’Inghilterra, che per noi è un buon mercato, non sta correndo”.

Le luci?

“La Turchia ci ha stupito. Sono arrivati buyer che vogliono scarpe made in Italy di qualità per le boutique. E hanno ordinato, clienti che non cercano il paio da cento euro ma sono pronti a spenderne trecento. Abbiamo fatto ordini per l’India, che sta diventando un vero mercato, e poi c’è il Sud Africa. Abbiamo avuto clienti anche dalla Grecia”.

A proposito di Africa, cresce?

“Tanti nigeriani, pronti a firmare ordini. È un paese molto stimolante. E poi, diciamolo, al Micam alla fine c’è il mondo”

Insomma, gli ordini non mancano.

“Diciamo che in 45 anni di fiere ne ho viste di ogni tipo. Il vero nodo sono i numeri. Avevamo due blocchi pieni di solito, oggi sono diminuiti, come le paia. Ma è questo il presente per cui dicono piccoli ordini ma importanti. Noi questo presente lo affrontiamo forti della nostra qualità e delle scelte, inclusa quella di non puntare sull’e-commerce. Per noi è troppo complesso poi da gestire, per cui preferiamo siano i clienti stessi a vendere sul web le nostre calzature, rigorosamente da uomo”.

Cosa piace delle sue scarpe?

“La scarpa di qualità che è curata e perfetta. Dalla vendita alla consegna”.

Cosa chiedete alla politica?

“Ancora più aiuti per le fiere. Qui si parla di aumenti degli spazi piuttosto che di aiuti. Invece il sistema ne ha bisogno”.

Carelli, si parla di spostare il Micam a luglio, cosa ne pensa?

“Per l’artigiano settembre è il mese giusto. Ha spedito invernale, il negozio riceve e controlla. Non puoi fare nuovo acquisto quando ancora non ti conoscono. Caso mai a settembre si prende il riassortimento. Luglio già con le consegne pre fiere sarebbe una follia ingestibile. Perderemmo i nuovi ordini e chi ha bisogno di numeri perché ha venduto bene. E poi, fatecelo dire, quattro giorni sono troppi”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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