TORRE SAN PATRIZIO – I numeri dicono che Micam e sorelle, in testa il Mipel poi TheOne e Fashion&Jewels, hanno attratto 40.449 visitatori professionali. “Un risultato soddisfacente” lo definisce Assocalzaturifici, che organizza la fiera delle calzature. E questo conferma l’importanza del salone, tanto che c’è chi è tornato dopo 20 anni, come il calzaturificio Gordon di Torre San Patrizio.
A far sorridere gli imprenditori sono stati i tanti buyer provenienti da 127 Paesi come Giappone, Cina, Francia, Spagna, Germania, Grecia e Turchia. Meno Russia in questa edizione, ma si sapeva. C’erano però gli ex Csi e i balcanici, sempre più porta verso l’est.
“La moda, nel suo insieme, è un settore chiave per lo sviluppo economico e occupazionale dell’Italia, grazie al contributo delle eccellenze del Made in Italy, rappresentate sia dai grandi gruppi che dalle piccole e medie imprese e dagli artigiani, che uniscono innovazione, tecnologia e tradizione” ha ricordato a tutti il ministro degli steri, Antonio Tajani.
Micam come luogo di business, oggi più che mai vista la difficoltà di raggiungere mercati, vecchi e nuovi. “Noi – racconta Sergio Ciarpella che guida Gordon insieme con i suoi fratelli – rappresentiamo la terza generazione di un’azienda che si era affermata negli anni in Italia e in Europa. Negli ultimi anni abbiamo lavorato tanto per i brand, ma ci teniamo al nostro marchio, nato nel 1956, rimasto sempre con la stessa partita iva”.
Da qui il ritorno al Micam: “E’ il luogo giusto per sondare il mercato, per incontrare vecchi clienti, quelli che vorremmo far innamorare di nuovo delle nostre scarpe. che sono rigorosamente made in Marche. Grazie ai nostri 16 dipendenti riusciamo a coprire tutte le fasi, chiaramente più crescono gli ordini, più aumentano le collaborazioni con artigiani amici”.
Il Micam è un investimento.” Per questo ho chiamato con me Iolanda Merli per potenziare il marketing, lei è un riferimento nel settore, collabora da anni con grandi clienti e griffe. Non ci si improvvisa qui a Milano, dopo tanti anni serviva preparazione. Abbiamo anche potenziato la rete vendite europea, con cinque nuovi rappresentanti”.
Gordon, alias Ciarpella, non è stato fermo però in questo periodo, il Giappone, ad esempio, non l’ha mai abbandonato. “ci sono delle nicchie di mercato da difendere e provare a potenziare, il cliente va coccolato”.
Cosa significhi coccolare chi compra, Sergio Ciarpella lo fa capire subito: “Abbiamo fatto una scelta con i fratelli. Il guadagno in questa fase di rilancio del brand, abbiamo presentato anche 101, che è la linea sportiva, lo lasciamo al negoziante. Abbattiamo i costi per favorire il reingresso nel mercato e far crescere la distribuzione. È una scelta, è strategia. Del resto, noi sappiamo fare le scarpe, per questo siamo aperti alle collaborazioni con i brand, anche per piccole paia, per i campionari, siamo come una sartoria” conclude.
Dal Micam esce soddisfatto, come una buona fetta dei 1.758 marchi esposti. Certo, qualche russo in più avrebbe fatto piacere, “ma anche loro in questa fase guardano al prezzo, per cui bisogna farsi trovare competitivi, di cui il 46% proveniente da 51 Paesi diversi, dimostrando la forza dello strumento fieristico nel creare occasioni concrete di business, che la sinergica contemporaneità delle manifestazioni ha ulteriormente potenziato.
r.vit.
