PORTO SANT’ELPIDIO – Tutto da rifare. Il Tar delle Marche ha deciso che l’organo competente per discutere il ricorso sul metanodotto della Snam che deve passare in territorio elpidiense è il Tar del Lazio. Fino alla chiusura della fase cautelare i lavori non dovrebbero partire, ma i tempi del ricorso chiaramente ora si allungano. Un esito per certi versi scontato, non per il ricorrente, su cui aveva puntato la Snam con il Mise.
Quello che la famiglia Porfiri, con il legale Jacopo Severo Bartolomei, ha sostenuto di fronte al Tar di Ancona verrà ora replicato davanti al Tar del Lazio. Si allunga il procedimento anche per il comune di Porto Sant’Elpidio che è parte in causa.
“L’aiuto ai ricorrenti lo abbiamo dato in fase stragiudiziale, peccato essere coinvolti come parte. Il progetto non è nostro, ma del Ministero. Noi – commenta il vicesindaco Daniele Stacchietti - siamo stati coinvolti perché è stato impugnato il certificato di valutazione urbanistica. E ora dobbiamo difenderci quando avremmo voluto lavorare ‘moralmente’ al fianco dei ricorrenti, cittadini che si sono trovati con il metanodotto vicino a casa”.