FERMO – Prima si chiede di investire, comprando ad esempio auto a metano, poi si stanga il consumatore facendo lievitare il prezzo, si arriva a due euro al kg al rifornimento. “Siamo di fronte al raddoppio del costo del metano e a un progressivo aumento di quello del gasolio. Servono – spiega il presidente della Cna di Fermo Emiliano Tomassini intenti strutturali del Governo per agire sui costi”.
Tomassini viene dal mondo dell’autotrasporto e proprio a questo settore dedica il focus: “Ci ritroviamo tutti a pagare un costo per l'autotrazione che solo fino a qualche settimana fa era impensabile. Per qualcuno la scelta della sostenibilità passa dal metano, ma oggi ancora di più appare, invece, insostenibile”.
L’energia in Italia già è cara: le piccole imprese pagano l’energia quattro volte di più rispetto alle grandi e il 33,5% in più della media europea. “Praticamente le Pmi – tuona il direttore generale Cna Fermo Alessandro Migliore - diventano le principali finanziatrici del sistema senza avere alcun beneficio. La bolletta va rivista, trasferendo gli oneri che pesano soprattutto sulla platea delle micro e piccole imprese alla fiscalità generale”.
Nel Decreto Legge “Salva-bollette” ci sono misure per tagliare i costi del metano da riscaldamento e dell'energia elettrica: “Servono anche – conclude Migliore - misure di abbattimento dei costi per il rifornimento automobilistico. Abbiamo anche bisogno di automatismi nel recuperare in fattura i maggiori costi del carburante, aumenti che oggi vengono assorbiti dalla maggioranza degli autotrasportatori e non dalla committenza: così si chiude, più prima che poi”.