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Mese azzurro, la Lilt pensa anche ai maschi: scuola e sport per prevenire il tumore al testicolo. "Se ne parli ancora ridono"

31 Ottobre 2024

FERMO – Il mese diventa azzurro. Perché anche l’uomo ha bisogno di prevenzione, non solo la donna su cui il lavoro mediatico e sanitario è da tempo avviato. La Lilt di Fermo accende un faro sul tumore alla prostata e al testicolo, che è quello più frequente sotto i 40 anni. L’incidenza è di 2mila casi all’anno, per la mammella sono 56mila. “Però quello maschile ha la caratteristica che colpisce i giovani. Ma anche che se preso in fase precoce si guarisce nella quasi totalità dei casi”.

Da qui la scelta di entrare nelle scuole e nelle squadre sportive durante novembre. “Nel mese sono numerosi gli appuntamenti nelle scuole della Provincia e in alcune società, tra cui la Fermana” sottolinea il dottor Luigi Acito, l’oncologo che ormai vive insieme con la Lilt.

Il sindaco Paolo Calcinaro non è voluto mancare: “In questi momenti bisogna dire grazie alla Lilt, bisogna informare e così arginare la malattia oncologica che è terribile, l’unica vera arma che abbiamo è monitorare e alzare la guardia, anche quando ci si sente sani. Lo dico in primis a me stesso, dobbiamo smettere di credere che riguardi sempre l’altro. Nel possibile divulgherò anche io la cultura della prevenzione”.

Il mese azzurro è provinciale, grazie alla rete con i comuni, anche dell’entroterra, che la Lilt riesce a coinvolgere. “Quest’anno facciamo tappa a Servigliano, alla casa della memoria dove incontreremo atleti e genitori” spiega Federico Costantini, vicepresidente della Lilt. Gli appuntamenti sono nove più uno.

Per ottobre rosa sono stati coinvolti Monte Giberto e Monte San Pietrangeli, quest’anno con Servigliano speriamo che siano coinvolti altre amministrazioni con le loro società sportive. “Noi ci rivolgiamo alle due agenzie educative che si trovano fuori dalla famiglia: la scuola e il mondo dello sport” prosegue Costantini.

“Noi lavoriamo sui genitori del futuro, vogliamo tutelarli, oi vogliamo che in futuro non serva più la Lilt perché la prevenzione, al pari della cura, è diventata parte di ognuno” aggiunge. “Abbiamo coinvolto la Fermana e il Porto Sant’Elpidio Basket oltre a quelle che porteremo a Servigliano. L’ultimo appuntamento, il 30 novembre, nell’ambulatorio a Porto Sant’Elpidio, ci sarà invece una giornata per visite ed ecografie prostatiche per la popolazione più anziana”.

Polo Urbani, tra Porto Sant’Elpidio e Montegiorgio, e Montani le scuole coinvolte. “Nel mondo femminile c’è più consapevolezza, fare prevenzione con i ragazzi è molto difficile. Siamo ancora all’uomo ‘che non deve chiedere mai’. Dobbiamo lavorare tutti insieme per cambiare questa mentalità, i communi ci sono più vicini della sanità pubblica” ribadisce Costantini.

La professoressa Loretta Lucioli, collaboratrice della dirigente per la sede di Montegiorgio dell’Urbani, tocca punti essenziali: “Da anni accogliamo le proposte della Lilt, noi vogliamo eliminare alcun tabù, abbiamo spiegato ai ragazzi l’iniziativa. Un anno fa fu coinvolta la sede di Porto Sant’Elpidio, la scuola non può esimersi dal promuovere la cultura della prevenzione. È  importante metterli a confronto con realtà spesso ai ragazzi sconosciute. Dobbiamo creare cittadini consapevoli. Ho notato presentando l’iniziativa dentro le classi delle risatine, soprattutto tra i ragazzi. Alla parola ‘testicoli’ ancora si ride. E invece bisogna ragionare e crescere. Superiamo gli stereotipi”.

Fin a oggi, nei controlli degli urologi sono state erogate 255 ecografie testicolari e in 76 casi trovato il varicocele, incidenza del 30%, superiore alla media nazionale. È un fattore di rischio per l’infertilità, importante avere la diagnosi in anticipo. Nei primi sette mesi sono state effettuate prestazioni quante nel 2023, per cui entro fine anno verranno superate le 1500 visite.

“L’impegno è enorme, devo dire grazie ai professionisti che si mettono a disposizione”. Cresce anche il parco medici, oltre alle figure storiche come Acito e Bisonni, inserisce tre dottoresse radiologhe che consentono di fare prestazioni come le ecografie: Annarita Totò, Roberta Vitturini e Carla Belleggia. A loro si aggiungono tre urologi-andrologi: Tucci, Mammara e Asimi Et Tamini.

Il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, parla di famiglia per definire la Lilt: “La prevenzione è uno strumento. La Lilt è partner di ogni iniziativa che il mio comune fa e spero accada in altre amministrazioni, per noi è presente anche durante i concerti estivi. Collaborare e confrontarsi è importante, dobbiamo lavorare sulla cultura e poi sugli screening. Noi con il ‘modello Lilt’ di una medicina ‘moto a luogo’ stiamo investendo co il Pnrr sulla medicina di prossimità, stiamo costruendo l’architrave pe runa futuro migliore. Prevenire è avere meno malti e ospedali meno congestionati”.

Il modello Lilt serve anche per riflettere sul protocollo di screening che oggi nello sport si limita all’elettrocardiogramma. Su questo lavorerà politicamente Rotoni insieme con altri colleghi amministratori. A cominciare da Alberto Scarfini: “Un percorso che unisce tutto il mondo giovanile, scuola e associazionismo. Più allarghiamo gli screening e più vinciamo”.

Il primo segale arriverà domenica 3 novembre al Recchioni nella gara contro il Teramo: Lilt presente all'ingresso in campo con striscione e polsino indossato dai due capitani. Ci sarà poi anche la giornata di visite.

Soddisfatto il direttore generale Federico Ruggeri: “Spero che anche grazie alla Fermana più associazioni siano sensibilizzate. Non siamo una società ricca, ma lavoriamo proprio nel coinvolgimento del territorio attraverso valori condivisi. La Lilt è qualcosa di buono che ci ha lasciato la ‘vecchia’ Fermana, a riprova che non è stato tutto da buttare. Spero che il prossimo anno saremo molti di più anche alla conferenza di presentazione”.

La chiosa è della nea consigliera provinciale Ferracuti: “Come ente saremo sempre a supporto di iniziative che possono cambiare il futuro dei nostri giovani. Scardiniamo insieme i tabù, occupandomi di politiche giovanili vedo che i ragazzi pensano ad altro prima che alla salute. Invece dobbiamo far crescere persone consapevoli”.

r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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