MONTERUBBIANO – Per presentarsi, Meri Marziali ha scelto il giorno della strage di via D’Amelio e così, in diretta social, dopo un minuto di raccoglimento racconta il perché vuole diventare sindaco di Monterubbiano, comune al momento guidato dal commissario prefettizio Francesco Martino.
“Sono emozionata, nonostante i cinque anni di esperienza istituzionale in regione. Questo progetto è pronto da prima del Covid, un percorso iniziato che avrei voluto ufficializzare prima per potermi poi confrontare a lungo con i cittadini” esordisce la candidata che in lista ha voluto anche un ex sindaco, Pistolesi, “perché dobbiamo rompere l’isolamento in cui è piombata Monterubbiano”. Con lei tre donne e sette uomini in lista: Fabrizio Amurri, Luigi Cardigni, Fabio Cartacci, Beatrice Mancini, Marco Pazzi, Umberto Pistolesi, Giampiero Polini, Cristiano Properzi, Silvia Romanelli, Maria Pia Rossetti.
Marziali, perché si candida?
“Una scelta di cuore e di servizio. Chi mi conosce sa il legame che ho con il mio paese e che ho mantenuto anche in questi anni di impegno regionale. Di servizio perché chi si candida lo fa per servire la comunità e il luogo che ama. Lo stesso nome che abbiamo scelto, ‘ViviAmo Monterubbiano’, racchiude le ragioni. Ho la fortuna di vivere nel luogo che amo e amare significa essere parte del luogo”.
Sindaco o sindaca?
“Mi candido a sindaca dopo essere maturata e aver potuto interfacciarmi con le istituzioni. Metto a disposizione il mio bagaglio di esperienza. E so che lo farò in un tempo non semplice, che richiede responsabilità. Mi baso su ascolto, dialogo e partecipazione”.
Cosa prevede il progetto?
“Guidare Monterubbiano verso il suo futuro. Noi sappiamo cosa fare, ma abbiamo anche il tempo per definire con la città ogni passaggio”.
Le priorità?
“Il turismo che include cultura, territorio e cura e manutenzione dell’immenso patrimonio che però va promosso. Sviluppo locale e sociale che permetta alle attività commerciali di crescere trovando nel Comune un interlocutore efficace e che dia alla scuola i migliori spazi. Sociale che sono anche servizi. Infine lavoro: nel momento in cui avremo messo in fila i tasselli, potremo creare opportunità di lavoro per il nostro paese, per i giovani”.
Monterubbiano ha grandi potenzialità secondo la candidata. Anche oggi?
“Abbiamo affrontato mesi difficili, sofferta distanza sociale. Solidarietà e aiuto reciproco sono la nostra forza, dobbiamo ritrovare unità. Credo che dobbiamo costruire insieme il presente, prendendoci cura del passato e incamminarci insieme vero il futuro, con una Monterubbiano capace di uscire dall’angolo”.
Poi parola ai candidati consiglieri che elencano le necessità e le azioni su cui si impegneranno: manutenzione stradale e spazi verdi, in primis il cimitero e la rete sentieristica; servizi scolastici e politiche attive del lavoro; la frazione di Rubbianello sia per la piazza sia per la palestra; il rapporto con le imprese, aiutandole a intercettare bandi regionali ed europei; valorizzazione del patrimonio culturale, dal teatro a san Francesco, grazie alle associazioni; crescita delle manifestazioni storiche, apertura di un ostello.
“Per fare tutto questo ci affideremo ai finanziamenti, non vogliamo che il nostro programma sia un libro dei sogni, ma dobbiamo imparare a progettare” concludono.
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