*Tutti aspettiamo la primavera con ansia, ma un po' meno aspettiamo i disturbi che spesso si riacutizzano con il cambio di stagione, uno di questi è il mal di stomaco.
Il passaggio dall’inverno alla primavera, stimola nel nostro organismo la secrezione del cortisolo e l’attività del sistema nervoso ortosimpatico, con conseguente aumento della produzione di acido cloridrico nello stomaco, che porta a iperacidità e reflusso gastroesofageo. E lo stress di certo non aiuta, anzi, contribuisce ad alterare la flora batterica e diminuire la resistenza delle mucose.
La pianta che vi consiglio oggi è una delle mie preferite, anche perché si lega perfettamente all'affascinante “Teoria delle Segnature” di Paracelso, secondo la quale se nelle piante riscontriamo una somiglianza con la forma di alcuni organi del corpo, allora quella pianta ci aiuterà nella guarigione degli stessi. La natura lascia sempre il segno e in questo caso l'ha fatto attraverso il frutto del fico che, per forma ed anatomia, ricorda moltissimo il nostro stomaco.
Il gemmoderivato del Fico, il Ficus Carica, è impiegato con molto successo nei casi di gastrite, ulcere, acidità di stomaco, spasmi e cattiva digestione, specie se questi sono sintomi causati dalla somatizzazione dell'ansia e del nervosismo, ad esempio le persone che per natura tendono a voler mantenere tutto sotto controllo, sono più soggette a somatizzare l'ansia in questo modo.
L'assunzione di questo gemmoderivato, estratto appunto dalle gemme del fico, regolarizza la motilità gastrica e normalizza la secrezione dei succhi digestivi, esercitando un’azione antispasmodica e antinfiammatoria sulle mucose dello stomaco, ma è importante utilizzarlo per cicli di almeno due mesi, assumendo 40 gocce per due volte al giorno, senza alcuna controindicazione, come tutti i gemmoderivati.
*Chiara Fermani, titolare erboristeria ‘Il filo d’erba’ a Magliano di Tenna