PORTO SAN GIORGIO – Il mercato coperto, detto anche delle erbe, è al centro del piano politico del sindaco Valerio Vesprini. “Non bastano le parole, per questo intanto abbiamo redatto il progetto per capire anche i costi” introduce il primo cittadino.
Alla base della riqualificazione c’è un’idea politica di rilancio: “Considerando la pedonalizzazione, il fatto che congiungerebbe centro e mare, volevamo qualcosa che rendesse soddisfatti anche gli operatori”. Il primo passo è stato quello di stanziare 300mila euro per la riqualificazione della facciata sud.
“Lavoreremo per step, cercando i fondi necessari, senza creare problematiche a operatori stessi. Non possiamo chiudere per un anno la struttura penalizzando le attività. Che avranno delle difficoltà, ma non il blocco” ribadisce.
Prima della stampa, il progetto è stato presentato proprio agli operatori per valutare gli ultimi accorgimenti. “Il primo obiettivo era conservare la funzione storica rendendola un anello di congiunzione tra le diverse aree della città” riprende l’architetta Irene Sagripanti.
Che si è data tre obiettivi: valorizzazione degli spazi pubblici esterni a uso pedonale, polifunzionalità degli spazi interni e minimizzazione dei consumi energetici, con impianto fotovoltaico e pompa di calore. Una foto di Luciano Scafà mostra quello che era il mercato nel 1927, un luogo aperto alla strada. “Mentre oggi è un bunker con due attività in vetrina sul lato nord, i lati est e ovest chiusi e a sud la facciata ostruita da parcheggi e cartelloni”. Questo cambierà, anche se la valutazione sulle facciate est e ovest è rimandata, sarebbe un intervento invasivo sulle attività interne. “Si parte quindi dall’ingresso principale che potrebbe portare visibilità e apertura del secolo scorso”.
Le vetrate centrali saranno liberate, la volta sarà valorizzata aumentando l’illuminazione. E poi le due parti laterali, oggi senza funzione, che invece diventeranno un deposito organizzato. “Chiaramente l’area di fronte alla facciata deve diventare una piazza senza auto, che invece passeranno di lato. Il pavimento sarà in porfido, per richiamare la tradizione locale, usando però elementi colorati” prosegue Sagripanti.
È affascinante il rendering, con tanto di palme all’ingresso che vanno a delimitare la piazza. “In prospettiva la polifunzionalità che abbinerà somministrazione e commercio, con il recupero della terrazza superiore. I banchi di frutta e verdura diventeranno tavolini e sedie per consumare”
Ma i commercianti cosa vogliono? Porte scorrevoli, prima di tutto. “Per questo sostituiremo gli infissi delle due facciate”. E poi il riscaldamento e attacchi per l’energia elettrica. A questo si aggiungono tende e quanto renda la volta un vantaggio e non un problema d’estate”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Lauro Salvatelli ascolta soddisfatto: “Il piano approvato dalla Giunta richiede 2 milioni di euro. Per questo andremo per step, partendo dai 300mila euro che metteremo a terra i primi di maggio con una chiusura temporanea di una parte della piazza. Immediatamente rifaremo il bagno interno, accessibile solo da dentro il mercato coperto, su indicazione anche dell’Asur”.
Avere il progetto nel cassetto, è sicuro il sindaco, permetterà di intercettare fondi: “Dobbiamo essere pronti, come accaduto peer il lungomare. Il futuro è la pedonalizzazione, solo così diventeremo attrattivi, sempre abbinando il tutto a un abbellimento della zona” conclude il primo cittadino.
r.vit.