di Aaron Pettinari
PEDASO - Andava di corsa Andrei Massaroni, studente 18enne di Scienze applicate al Liceo Scientifico di Fermo, sul lungomare di Pedaso. La temperatura perfetta, il tramonto, il cielo limpido stavano caratterizzando quella che poteva sembrare una domenica come tante. Poi, però, attorno alle 18.13 ecco la magia che ha tenuto con il naso all'insù mezza Italia: l'Aurora boreale per un cielo che in pochi attimi è diventato rosso fuoco.
Andrei quello spettacolo lo ha visto da un punto di osservazione privilegiato e gli scatti fotografici che sono venuti fuori regalano un dono di un fenomeno eccezionale.
"Devo dire che sono stato molto fortunato - ci racconta - Stavo correndo come avevo fatto altre volte. A me piace farlo nella tranquillità della domenica. Ad un certo punto, vedendo il cielo così limpido e perfetto mi convinco che sarebbe stato davvero bello salire sulla collina di Pedaso, che in quel chilometro quadrato non ha lampioni attorno. E' stata una decisione estemporanea. Volevo forografare le stelle al buio più totale. E invece arrivato in cima vedo questa macchia rossa bellissima che balla in mezzo al cielo e scatto con il cellulare".
Possiamo immaginare la sorpresa...
"Sì, perché, tutti coloro che conoscono questo tipo di fenomeni sanno che sono anomali nella nostra zona. In un primo momento anche io ero incerto e ho mandato la foto, scattata in modalità notturna, alla mia insegnante di Fisica al Liceo (la prof.ssa Felici, ndr), con cui ho un rapporto fantastico, per chiederle cosa potesse essere. In pochi attimi la conferma dell'Aurora boreale vista anche a questa latitudine".
Qual è stata l'emozione?
"Questo evento straordinario lascia con il fiato sospseso e rimarrà per sempre impresso nella memoria. Una volta fatta la foto me lo sono goduto, così come il silenzio che in quel momento c'era attorno a me. L'Aurora boreale è un fenomeno particolare, che si vede tutti i giorni ma ad altre altitudini, non qui. Poi c'è la particolarità del colore. Generalmente si vedono il viola o il verde. Raramente un rosso così intenso".
Guardi spesso il cielo?
"Non ho la passione dell'astrofisica, ma il cielo mi affascina così come il mare. Certo questo fenomeno mi ha colpito particolarmente e già abbiamo delle idee con l'insegnante per approfondire ancor di più come sia stato possibile vederlo a così basse latitudini. Vogliamo lavorarci. Spesso presentiamo conferenze ad eventi di fisicia e stavolta possiamo studiare qualcosa che è avvenuto non lontano da noi, ma ci ha visto protagonisti. E questo è anche il bello della nostra scuola".
