FIRENZE/MONTEGRANARO – Federica Melchiorri, come si conquistano i buyer al Pitti con le scarpe made in Montegranaro?
“Noi siamo qui con Alexander Hotto, la nostra linea d’alta fascia in cuoio. Presentiamo dei nuovi modelli, un mix tra classico e sneaker. Dello sportivo replichiamo il più possibile il comfort”.
E come ci siete riusciti?
“Abbiamo scelto un fussbett (la soletta, ndr) tecnico, usato anche dai marchi che fanno scarpe da running. È costoso, ma super memory ed estraibile, così uno a fine giornata lo può estrarre anche per rigenerarlo un po’. Il tutto con un giallo fluo che richiama il mondo sportivo”.
Cos’altro cambia?
“La scarpa ha una forma più larga e un fondo in gomma che attutisce la camminata, anche perché è molto flessibile”.
Una forma nuova, per chi è pensata?
“Abbiamo notato il ritorno al classico, ma c’è una difficoltà nell’abbandonare le sneakers. Soprattutto per i più giovani, penso agli under 40 fino ai 25. Lo stesso Brunello Cucinelli sta cercando di avvicinare la nuova generazione dei 18-20enni al mondo più classico, puntando su volti giovani di cinema e tv come testimonial. C’è un evidente sentore di un ritorno al ‘pulito’ stile classico”.
Non basta la suola in gomma montata sotto la linea classica?
“Il cliente vuole di più per poter rinunciare a una sneaker, dalla forma al fussbett il piede deve essere comodo e avvolto. Qui abbiamo diversi modelli, dal derby liscio, alla Clark fino alla Chelsea. Questa linea debutta al Pitti e il riscontro è buono. La prova del nove verrà dal Micam dove presenteremo anche un innovativo mocassino”.
Dopo Natude, un’altra linea?
“Diciamo che è un prodotto civetta per avvicinare i clienti al mondo di Alexander Hotto. È un qualcosa in più che offriamo al cliente. La tipologia poi è la stessa, prezzo incluso del brand. Per restare dentro il prezzo abbiamo scelto due pellami come vitello e camoscio che garantiscono morbidezza senza impattare troppo sul valore”.
Piacerà al mercato?
“Il Pitti ci ha detto di sì. Tra l’altro sono dei modelli su cui continuiamo a investire, a fare ricerca. Sarà nei negozi per settembre, forse anche prima”.
Dove vendete?
“Italia in primis, poi la Germania. Qui al Pitti abbiamo chiuso ordini anche con un cliente polacco. Insomma, c’è davvero movimento. Mai vista tanta qualità di presenze”.
Raffaele Vitali
