di Chiara Fermani
SERVIGLIANO- “Notte in Blanco” a Servigliano, in 16.500 per assistere al concerto della nuova stella della musica italiana. Difficile da credere, perché Blanco è un ragazzo di soli 19 anni giunto al successo in pochissimo tempo, ma i suoi fan, partiti da ogni regione d'Italia, hanno iniziato ad occupare il Parco della Pace già dalle prime ore della mattina, in attesa dell'apertura dei cancelli, nonostante le roventi temperature di ieri.
Le forze dispiegate a Servigliano, tra Carabinieri, Polizia, Protezione civile, sanitari e addetti alla sicurezza, erano davvero tantissime, non poteva essere altrimenti con quei numeri attesi al Parco della Pace, ma il tempo per far funzionare la macchina organizzativa della Best Eventi e del Comune di Servigliano c'è stato, visto che i biglietti per il concerto di Blanco sono andati sold out dopo poche ore dall'uscita, l'8 febbraio.
Nessuna attesa per il concerto previsto per le 21:30, alle 21:34, seguito da un boato generale, entra lui, Blanco assieme alla sua band e all'inseparabile Michelangelo, suo producer e musicista. Bermuda chiari e dorso vestito solo dai suoi tatuaggi, il diciannovenne bresciano, che fino a pochi anni fa scriveva canzoni nella sua cameretta, in un anno ha vinto Sanremo, dischi di platino, partecipato all'Eurovision, macinato sold out, e ora tiene il palco come una grande star.
Già dai primi minuti sul palco Blanchito entra subito in connessione coi suoi fan: “Questo posto è stupendo raga, sono stato qua anche ieri e posso dirvi che siete davvero fortunati”. Una frase che sicuramente avrà lusingato anche il Sindaco Marco Rotoni, ieri in giro per il concerto con l'espressione di chi sa che la riuscita di questo evento, sarà davvero una svolta per il borgo da 2300 abitanti.
Il primo e unico album di Blanco “Blu Celeste”, quello che ieri tutti hanno cantato al Parco della Pace, anche le mamme che accompagnavano i loro figli, arriva come un fulmine a ciel sereno nel panorama musicale italiano e sbanca ogni classifica, il segreto? Riccardo Fabbriconi, vero nome di Blanco, non ha filtri, non ha paura di non essere compreso e ogni sua canzone è uno sfogo in cui i ragazzi della sua generazione si rivedono.
Una menzione speciale va sicuramente al singolo che dà il nome al disco, dedicato ad una persona che non c'è più e che rappresenta l’esempio più chiaro della volontà di elevarsi dal punto di vista testuale. Forse con questo brano Blanco ha regalato uno dei momenti più emozionanti del concerto di ieri, facendosi spazio tra il pubblico e cantando in mezzo a loro, da sopra una sedia tenuta dagli uomini della sicurezza. Intorno a lui solo le luci dei cellulari e tanta emozione, un colpo d'occhio davvero impressionante.
Difficile vederlo fermo, scende tra il pubblico, chiama i fan sul palco per farli salire su quel letto che riproduce quello della sua cameretta, dove tutto è iniziato, ma soprattutto richama spesso il pubblico se vede qualcosa che non va: “non spingete ci sono ragazzi in prima fila che non respirano, è tutto bellissimo ma dobbiamo uscirne tutti vivi”.
Parecchi i ragazzi che sono stati portati fuori dalla folla dai sanitari della Misericordia di Montegiorgio, ma sicuramente la lunga giornata sotto al sole non ha aiutato, anche se i volontari della protezione civile hanno più volte attivato gli idranti.
Inutile parlare dell'entusiasmo dei giovani fan, ma voci di over 40, non proprio il suo pubblico, hanno detto: “non pensavo di poterlo dire, ma questo Blanco è davvero forte”. Blanchito ha davvero conquistato tutti con le sue canzoni, con la sua freschezza, con la sua rabbia e la sua pazzia e Servigliano si è conquistata un posto nell'olimpo dei grandi concerti, grazie anche all'organizzazione della Best Eventi che ancora una volta ha dato conferma della sua professionalità soprattutto a livello di sicurezza.
E stasera i Pingiuini Tatttici Nucleari per ridere e ballare insieme con altri 6mila appassionati. (foto Mirko Franconi).