Protagoniste anche le Marche, in particolare il fermano e il Piceno, al Meeting di Rimini dove sono previsti 40 convegni con circa 450 relatori italiani e internazionali.
“Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?” è il titolo dell’edizione 2024 che occupa 100mila metri quadrati della fiera di Rimini. Un aiuto arriva, come spesso accade tra mondo imprenditoriale e didattico, dal montapponese Emanuele Frontoni, presidente della Cdo Marche Sud e docente all’Università di Macerata.
“Come ogni anno – commenta Massimiliano Di Paolo, direttore della Compagnia delle Opere Marche Sud – il Meeting di Rimini offre momenti d’incontro di livello internazionale. È sempre molto avvincente e complesso scegliere quali incontri seguire, quest’anno abbiamo voluto sottolineare due tematiche importanti: quella del lavoro e del rapporto con l’Intelligenza Artificiale”.
La giornata dedicata alla Cdo marchigiana è quella di domani, 22 agosto, e vedrà tra i grandi protagonisti proprio Frontoni, che oltre a essere presidente della Cdo è uno dei massimi esperti italiani di intelligenza artificiale.
Il suo incontro è previsto alle 11, il titolo è "Reskilling 4.0. Preparare i professionisti alla rivoluzione della Gen AI". Con il professore di Macerata ci saranno Mario Mezzanzanica, professore di Computer Science and Engineering, Università̀ Milano Bicocca, Dipartimento Lavoro Fondazione per la Sussidiarietà̀, e Alberto Jacomuzzi.
Alle 16, invece, spazio a Compagnia delle Opere: Una Storia in Cammino, con Andrea Dellabianca, Presidente Compagnia delle Opere; Davide Prosperi, presidente Fraternità di Comunione e Liberazione e l’introduzione di Giuseppe Frangi, giornalista di Vita: un excursus sulla galassia di Opere in compagnia che vuole sottolineare una concezione che non fa dell’imprenditore un uomo solo al comando, ma ne fa parte di una storia.
Frontoni è stato protagonista anche nel giorno di apertura, un dialogo con il presidente della compagnia delle Opere nazionale, Andrea Dellabianca. Il tema, le imprese e l’intelligenza artificiale. “Una sfida, in primis per le Pmi. Serve consapevolezza e spirito di aggregazione. Bisogna iniziare passo dopo passo, partendo da quelle azioni che impegnano molte ore degli operatori senza un particolare valore aggiunto. Non è una intelligenza che sostituisce la capacità umana, ma può risolvere le situazioni time-consuming come compilare 60 volte lo stesso modulo o fare copia e incolla di parti replicabili. Oggi l’intelligenza artificiale – spiega Frontoni – è traducibile in automazione di attività intellettuali”.
Quello che il professore e presidente Cdo Marche Sud ha chiarito è che non bisogna credere che “il digitale sia una soluzione miracolosa. Servono competenze e quindi servono nelle aziende figure differenti da quelle presenti. Anche perché non esistono soluzioni utili per tutti. È sempre più necessario inventare, sperimentare, sapendo che ci sono limiti anche dentro l’intelligenza artificiale. Inserire giovani preparati, universitari con competenze può essere una prima soluzione” la conclusione di Frontoni che si è fermato anche a dialogare con Tullio Patassini, ex onorevole marchigiano, oggi componente del Cipess e consulente della presidenza del Consiglio dei ministri
