di Raffaele Vitali
PORTO SAN GIORGIO – La dottoressa Alessia Romanelli è la primaria di Medicina Legale, unità complessa nata nel 2019 con la sua nomina, che ha la sua base fuori dal Murri, all'interno del presidio di Porto San Giorgio.
Tre le attività principali che vengono svolte. La prima è l’accertamento della disabilità. “Qui svolgiamo le attività di commissione, invalidità civile, 104, inserimento al lavoro. Per questo settore è importante il tempo di attesa, chi chiede si trova in situazioni di difficoltà dovuta a una patologia che ha impattato su mondo del lavoro e familiare” spiega la Romanelli.
Il servizio è stato riorganizzato ed è stato potenziato il gruppo di dirigenti medici, quattro quelli a disposizione. Poi c’è il personale amministrativo, “che per noi vale tanto. Dal 2020 grazie a loro siamo passati da una convocazione cartacea a una telematica”. Altro aspetto di capacità gestionale portato dalla Romanelli.
“Abbiamo i migliori tempi di attesa più performanti. Siamo la seconda provincia per numero di domande annuali, tra i 30 e i 40 giorni si ottiene il certificato, considerando che si richiede di farlo in mesi” prosegue la dottoressa che sogna di digitalizzare tutto il suo reparto “in modo da rendere fluida la procedura e ridurre gli errori”.
Importante è il tempo di attesa e la qualità della prestazione. “Ho dei professionisti specializzati in medicina legale, che arrivano qui con una grande preparazione e questo aiuta ad elevare le prestazioni” prosegue la dottoressa Romanelli che si prepara alla rivoluzione, prevista per il 2026, nell’accertamento della disabilità.
“Avere tempi di attesa bassi ci permette di attivare al meglio le assistenze domiciliari a pazienti che necessitano di particolari percorsi come gli oncologici”. Numeri spiegati dal fatto che quella di Fermo sia una provincia con l’età media alta e poi riducendo i tempi di attesa, i numeri crescono anche nel rinnovo delle richieste, magari per aggravamenti delle domande.
Seconda attività, in grande crescita negli ultimi due anni, è la medicina legale clinica. “Quella che si affianca ai professionisti dell’ospedale. Grazie al dottor Grinta e alla Draghi abbiamo attivato un ambulatorio di medicina legale intraospedaliero, unico in ambito regionale. Il medico legale collabora con il clinico in casi in cui il paziente ha necessità di nominare un amministratore di sostegno, in ambito di compilazione della cartella clinica, riorganizzazione delle attività ambulatoriali. Un aspetto in grande crescita”.
Terzo è la gestione dell’attività necroscopica su tutto il Fermano. “Significa che organizziamo le visite obbligatorie legate a ogni decesso in provincia e dal 2020 abbiamo anche l’attività di riscontro diagnostico, una autopsia che si fa a fini clinici per individuare la causa di morte. Prima veniva fatta in convezione con Torrette, oggi la garantiamo noi in maniera diretta e in questo modo approfondiamo anche situazioni di morte naturale, magari legate a patologie familiari o territoriali”.
In questo ambito c’è anche l’attività giudiziaria. “Abbiamo una reperibilità h24 per rispondere a chiamate in caso di decessi per morte violenta”. Sopralluoghi, ispezioni e autopsie giudiziarie. “Una collaborazione molto proficua, mi ha permesso di crescere professionalmente, perché c’è un lavoro di equipe. Che serve anche per la cremazione, noi preleviamo i liquidi anche a domicilio”. E la medicina legale della dottoressa Romanelli è l’unico riferimento per morti da Covid.
Ascolta il direttore generale Roberto Grinta, lui ha potenziato questo reparto “Negli ultimi due anni ci sono stati importanti investimenti, cercando anche di eliminare le convenzioni che creavano confusione. Per farlo, abbiamo aumentato l’organico. Il rischio clinico non è più solo un evento avverso, ma qualcosa da gestire. Un’evoluzione che va a coinvolgere anche lo studio dell’ambiente di lavoro, avere una medicina legale ricca di competenze, anche settoriali, è fondamentale. Non a caso sono diminuite le richieste di risarcimenti al proto soccorso, perché il sistema si è evoluto, come mi ha confermato il dottor Ciucani”.
Un team efficiente quella della Romanelli che co i suoi 48 anni è la più anziana del reparto. Incredibile ma vero, la medicina legale a Fermo ha davvero un futuro. “E se completeremo la digitalizzazione della cartella medico legale saremo ancora più rapidi ed efficienti” l’assist che la primaria lancia a Grinta per il futuro nuovo investimento.