di Raffaele Vitali
FERMO – And the winner is… Non è l’Oscar, ma il premio ‘Giovani ricercatori’ della Società Italiana di Medicina Interna. Un riconoscimento ai migliori ricercatori Under 40 d’Italia. è la prima edizione di quello che vuole diventare il più importante premio per un mondo che spesso lavora nell’ombra. Per far capire anche la forza della Simi, ogni ricercatore riceve 25mila euro.
Quattro i premiati, tra cui un ricercatore, classe 1987, di Ponsano di Fermo, ovvero Devis Benfaremo che lavora nel dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari dell’Università Politecnica delle Marche. Con lui, Teresa Vanessa Fiorentino del 1983, professore associato di Medicina Interna, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, 1983), Salvatore Silvio Piano, ricercatore di Medicina Interna all’Università Azienda Ospedaliera di Padova, anche lui del 1983; Rosanna Villani, ricercatore del 1984 in Medicina Interna all’Università di Foggia.
"La SIMI - commenta il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna - è particolarmente orgogliosa di avere avuto l’opportunità di finanziare con un bando competitivo quattro progetti di ricerca nel campo della medicina interna, presentati da quattro ricercatori under 40. Abbiamo avuto un numero di proposte di ricerca di notevole livello scientifico che eccedeva quello delle risorse disponibili”.
Un risultato che sottolinea come la ricerca italiana nel campo della medicina interna abbia raggiunto livelli di eccellenza internazionale che meritano di avere in massimo supporto finanziario possibile. “La SIMI si impegnerà nei prossimi anni a trovare altre risorse per continuare a finanziare le ricerche dei giovani Internisti ma è anche indispensabile che accanto ai finanziamenti privati si affianchino quelli pubblici per evitare la fuga all’estero di questi 'cervelli' che costituiscono un patrimonio nazionale".
I quattro progetti vincitori dell’edizione 2022 andranno a indagare il ruolo del fegato nell’immuno-metabolismo in corso di sepsi, i meccanismi alla base delle malattie cardiovascolari nei soggetti con diabete di tipo 2, come trattare al meglio il danno renale acuto che può comparire nei pazienti con cirrosi epatica. L’ultimo progetto infine prevede un trattamento sperimentale con staminali da cordone ombelicale nei pazienti con malattia interstiziale polmonare in corso di sclerodermia.