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Medicina di Amandola, il taglio dei posti scatena sindacati e Pd. Grinta rassicura: soluzione temporanea, solo per l'estate

19 Giugno 2024

AMANDOLA – La denuncia dei sindacati ha fatto  rumore: il direttore generale dell’Ast di Fermo, Roberto Grinta, ha deciso di tagliare da 20 a 12 posti la medicina di Amandola, oggi interna al Murri. Il punto è se questo taglio sarà per sempre, anche in vista del nuovo nosocomio, o solo per questa fase organizzativa in cui l’Ast necessità di far partire l’Obi, l’osservazione breve intensiva, per cui non ha personale a sufficienza.

“Non c’è abbastanza personale per garantire ferie e turni. Registriamo - spiegano Cgil, Cisl e Uil – di reale l’affanno di operatrici e operatori, diventati dei numeri da muovere da un reparto all’altro. Per non parlare del pronto soccorso, perennemente intasato e gli operatori stanchi e impossibilitati a rispettare tempi degni di attesa”.

In queta situazione arriva l’attacco politico, quello dei tre consiglieri del PD neo eletti, Annessi, Cruciani e Ciabattoni, oltre che del capogruppo in Provincia, Stefano Pompozzi. Il direttore di Ali è sempre più il riferimento Dem per l’area montana e sulla questione sanità ha già dato il suo supporto, pronto a sollevare il caso anche al prossimo consiglio provinciale.

“Siamo preoccupati, ancora di più in questa fase storica che vede l’imminente apertura del nuovo presidio ospedaliero a servizio dei Sibillini. Il nuovo ospedale è destinato infatti ad essere il punto di riferimento sanitario per la fascia territoriale interna delle tre province del sud delle Marche cioè le aree che più di altre portano ancora evidenti le ferite del sisma. Non è accettabile (e non verrà accettata) alcuna decisione che possa direttamente o indirettamente incidere negativamente sul già difficile equilibrio che la comunità Amandolese e dell’area montana in genere sta lentamente ritrovando”.

Pompozzi, Annessi e compagni hanno una richiesta semplice: “Non venga adottato alcun atto da cui possano scaturire conseguenze che aggraverebbero i disagi della comunità amandolese e montana in genere con riguardo al servizio, quello sanitario, essenziale per i cittadini che già qui vivono quotidianamente maggiori difficoltà di accesso allo stesso. Ognuno faccia il possibile perché Mandola abbia la sanità che merita”.

Un chiarimento l’Ast lo ha fornito: “Questa è una rimodulazione temporanea dettata dalla volontà di supportare l'attività di Pronto Soccorso che nel periodo estivo fa registrare, notoriamente, un surplus di emergenze e di interventi ortopedici nella zona montana, e per organizzare al meglio le ferie estive anche e soprattutto in attesa dell'arrivo di nuovi infermieri e Oss (attualmente sono in fase di reclutamento 9 infermieri e 4 Oss). La rimodulazione ricalca in parte il modello pre-2016 con la sinergia tra Pronto soccorso e Medicina. Dunque nessuna riduzione dei posti letto della Medicina”. Di certo i sindacati e la politica vigileranno.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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