FEREMO – Non solo parole, messaggi chiari di riscatto e rivalsa, per Anna Maria Calcagni, presidente dell’Ordine dei Medici di Fermo, la ‘Giornata del Medico’ è stata davvero una festa perché ha tagliato il traguardo dei 50 anni di carriera. E con lei, Luciano Corchia, Lucio Maggiori, Franco Mariani, Pierluigi Paolucci, Gennaro Pelliccia, Piero Tacchetti, Olimpio Tirelli, Filippo Uliassi.
Sono i super medici, quelli che hanno davvero dato la vita alla professione che più di altre aiuta il prossimo. Con loro anche i ‘debuttanti’, con la cerimonia del giuramento di Ippocrate e l’ingresso nell’Ordine dei Medici e Odontoiatri: Gianluca Blasi, Leonardo Catalini, Luca Cerana, Enrico Maria Strappa.
Una professione che la Calcagni ha ricordato avere bisogno di rinforzi e sostegno. “Il Covid ci ha portato via due medici e ancora oggi l’emergenza non è finta. Manca personale al pronto soccorso, a cardiologia e poi c’è tutto il blocco chirurgico in affanno. Per non parlare – prosegue la Calcagni – della carenza di pediatri e medici di famiglia. il sistema è incapace di rispondere alla realtà, soprattutto nelle aree interne”.
Anche se il mondo ‘extra sanitario’ sta reagendo: “Penso all’Università che ha aumentato i posti e al fatto che con l’Area Vasta il dialogo è proficuo”. Ascolta in sala il direttore Grinta e con lui il presidente degli odontoiatri Eugenio Tosco.
“Non possiamo aprire ospedali, nuovi o vecchi, senza sapere se abbiamo il personale formato. Bene venga l’apertura del numero chiuso di Medicina, ma in ogni caso i frutti li vedremo tra dieci anni, ma non abbiamo tutto questo tempo” prosegue la presidente.
Per tutti i medici la benedizione dell’arcivescovo Rocco Pennacchio e il grazie del sindaco Paolo Calcinaro che ha seguito la giornata insieme con il presidente della Provincia Ortenzi e tanti giovani, perché la sanità è sempre più parte delle scuole, del Polo Urbani e del Calzecchi Onesti in primis.
@raffaelevitali