PORTO SANT’ELPIDIO – C’è un problema in vista dell’estate e riguarda sia l’uso della spiaggia, sia quello di spazi all’aperto di proprietà del demanio. Una quesitone che riguarda ogni realtà
“Parliamo infatti – esordisce Giorgio Marcotulli, consigliere comunale di Porto Sant’Elpidio - di canoni demaniali, che non dipendono da Comune e Regione, ma che sono stati aumentati portando il minimo da 350 a 2500 euro”. Qusto ovviamente è un problema che non riguarda tutti.
“Prima ci si basava su un prezzo al metro quadro e chiaramente la questione dell’aumento non interessa una concessione, che ha ampi spazi. Ma diventa impattante per i piccoli, i chioschi ad esempio, che siano una edicola o un locale”.
Un problema da affrontare in fretta, anche a fronte di possiblità in teoria agevolanti offerte ad esempio ai balneari. “La norma anti Covid prevede di poter usufruire di 12 metri di spiaggia libera, se presente anche su entrambi i lati della concessione. Un anno fa l’ampliamento costava poco più di 600 euro, oggi diventano invece 2500 (4 euro al metro quadro contro i 50 centesimi di un anno fa). Praticamente l’area in più per gli ombrelloni diventa così costosa che molti stanno valutando se prenderla” prosegue.
Da qui, la proposta di Marcotulli all’amministrazione comunale guidata da Nazareno Franchellucci: tagliare la Tari per andare incontro agli stabilimenti balneari. Non solo a chi chiede concessioni in ampliamento, ma a tutti quelli che hanno una riduzione degli ombrelloni.
Ma non solo “Bisogna trovare una forma di sostegno alle attività che non hanno spazi all’esterno. Le risorse? Ad esempio se non si chiude l’acquisto del Gigli quest’anno, potremmo usare la prima rata del mutuo, circa 150mila euro, per misure di sostegno alle attività in difficoltà che sono penalizzate da limitazioni ormai non razionali”.
Nel mentre la Regione va incontro ai balneari, riducendo le limitazioni. “Abbiamo portato a 10 metri quadri, rispetto ai precedenti 10,5, la superficie che deve garantire ogni ombrellone sulla spiaggia, mentre attrezzature come sedie, sdraio, lettini possono distanziarsi di almeno 1 metro, non più di 1,5 metri. Sono modifiche migliorative che – spiega l’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli – vanno a valorizzare nel complesso le disponibilità delle nostre spiagge in vista di una stagione che ci aspettiamo di rinascita per il nostro splendido mare e tutte le attività legate al turismo”.
r.vit.