MONTEGRANARO - Che il settore calzaturiero sia in grande ripresa lo confermano i fati trimestrali di export e anche delle vendite in Italia. Poi c'è un altro parametro, quello dei posti di lavoro.
Servono figure, scattano i bandi per incentivi, ma c'è chi non ne ha bisogno. Come nel caso di Prada che cresce e necessita di nuovi addetti per produrre borse, calzature e capi di abbigliamento desiderati in tutto il mondo.
Il gruppo di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli ha annunciato un piano per 400 assunzioni quest'anno nei suoi stabilimenti, che si trovano soprattutto nell'Italia centrale.
In Toscana prima di tutto, dove lavoreranno tre nuovi arrivati su quattro, ma anche in Umbria e nelle Marche, dove nascono le scarpe.
E dato che la manodopera specializzata manca, soprattutto nelle nuove generazioni, il gruppo della moda formerà la metà dei neo assunti, oltre 200 giovani, nella Prada Group Academy, attiva da un decennio con al suo interno una Scuola di Mestiere.
Per un gruppo che ha in Italia 21 dei suoi 24 stabilimenti (gli altri tre si trovano in Francia, Regno Unito e Romania) e 3.200 dipendenti sui 3.700 addetti complessivi della parte industriale, si tratta di un passo importante.
Ma si inserisce appieno nel piano di investimenti della casa di moda, dove è arrivato di recente come amministratore delegato Andrea Guerra, che prevede l'ampliamento delle proprie strutture nonché la formazione e l'inserimento di nuove risorse per arricchire le competenze manifatturiere interne.
L'obiettivo è assicurarsi una maggiore autonomia e agilità nel rispondere alle esigenze del mercato in un'azienda che già oggi gestisce al proprio interno il controllo qualità di tutte le materie prime, dei prodotti finiti e la logistica.
«Potenziamo la nostra struttura industriale, rispettosi dei partner di lungo periodo» ha sottolineato il direttore industriale di Prada, Massimo Vian.
«Le oltre 400 assunzioni saranno strategiche per far crescere il gruppo nei prossimi anni e la Prada Group Academy giocherà un ruolo sempre più fondamentale per il nostro sviluppo e per quello del tessuto produttivo italiano del settore. Consideriamo nostro dovere formare giovani talenti e mantenere vivo il sapere artigianale».
A Scandicci (Firenze), divisione pelletteria, dove l'organico crescerà del 50%, le nuove assunzioni saranno circa 100. A Piancastagnaio (Siena), sempre nella pelletteria, verranno creati 50 posti di lavoro, con una crescita complessiva degli addetti del 50% in attesa della realizzazione di un nuovo e ampliato stabilimento.
A Torgiano (Perugia) per lo stabilimento di maglieria il gruppo della moda prevede un progetto di espansione e verranno assunte 85 persone entro novembre prossimo. Gli altri nuovi ingressi sono disseminati in tanti piccoli centri attivi nella pelletteria, nelle calzature, con 78 assunzioni che coinvolgono uno dei poli produttivi di Montegranaro, e nell'abbigliamento.