di Chiara Fermani
SERVIGLIANO – Max, ma cosa hai fatto? Ci hai riportato indietro di trent'anni. Se non fossimo stati seduti, con mascherina pronta per essere indossata, il ritorno agli anni novanta sarebbe stato completo.
Per aprire il No Sound Fest di Servigliano, la Best Eventi non poteva portare sul palco artista migliore, perché Max Pezzali è l'unico che può farti dimenticare dove sei e in quale momento, l'unico che riesce ad innescare un cortocircuito temporale che può riportarti indietro nel tempo, con una scaletta che recupera tutti i grandi successi del suo decennio d’oro, da “Hanno ucciso l'uomo ragno” a “La dura legge del gol”.
I fan possono essere ben contenti perché i grandi classici ci sono tutti in “Max90 Live”, una vera e propria operazione nostalgia che Max ha messo a punto per farci emozionare, anche con la scenografia fatta di colori vivacissimi e lui, vestito di nero con la maglietta degli 883 e l'immancabile cappellino, come allora.
“Grazie di essere qui, per noi questo è ossigeno, è ricominciare a respirare” esordisce Pezzali, ed è ossigeno anche per tutte le circa duemila persone che ieri erano al Parco della Pace e lo stesso sarà stasera per la seconda ed ultima data, una bella doppietta della Best Eventi che ha dimostrato la professionalità di sempre nell'organizzazione di grandi concerti, uno dei primi con il controllo del green pass all'ingresso.
Siamo riusciti a stare incollati alle sedie per un po', ma quando Max ha intonato “Gli Anni”, l'emozione è stata così forte che ci siamo dovuti alzare e secondo me qualche lacrima sarà scesa con questa canzone. La preferita anche del presidente della Regione Francesco Acquaroli, in prima fila anche lui, con i consiglieri Putzu e Marinangeli, per perdersi un po’ nella bella nostalgia che solo Max Pezzali sa regalarci. Quanti amori, quante delusioni, quante prime volte sono state accompagnate dalle canzoni degli 883? Sicuramente le menti di tutti, mentre cantavano a squarciagola tutti i ritornelli, si saranno riempite di ricordi, come se questo concerto non fosse un revival, ma un eterno presente che non vogliamo dimenticare.
Un presente che di certo non dimenticheranno Silvia e Carlo, due fan che ieri, nel bel mezzo del concerto mentre partiva “Finalmente tu”, si sono promessi amore eterno. Due amici a tenere un striscione con la scritta: “Vuoi sposarmi” e Carlo, un giovane di Fermo, in ginocchio con l'anello in mano, come ogni proposta che si rispetti, che aspettava il sì della sua Silvia, emozionatissima e incredula come tutto il pubblico intorno a loro. Per lunghi minuti abbracci e lacrime tra i due, poi hanno ripreso a cantare le canzoni del loro idolo.
“Il fatto che le mie canzoni abbiano fatto da colonna sonora a così tanti momenti della vita e a così tante persone è una cosa che mi commuove sempre molto” sottolinea Pezzali “sono canzoni che ho tanto amato e continuo ad amare tutt'ora”.
E forse il segreto del suo successo è tutto qui, nel coraggio di fare un concerto intero rispolverando vecchi successi e interpretarli con la stessa carica di quando aveva vent'anni, davanti ad un pubblico variegato fatto di coppie, famiglie, bambini, quarantenni, trentenni, teenagers, che cantano le canzoni a memoria e che hanno una voglia matta di stare ad un concerto.
Si chiude con le energiche “Nord Sud Ovest Est” e “Tieni il tempo”, troppo ritmo per rimanere seduti, troppa adrenalina da far fluire e troppo bello per essere vero. Siamo ad un concerto, siamo con la mascherina ma possiamo cantare, siamo distanziati ma possiamo ballare, siamo nel 2021, ma ieri grazie a Max eravamo negli anni '90. E stasera si bissa tra green pass e parcheggi ben organizzati dall'accoppiata vincente comune di Servigliano e Best Eventi.