di Raffaele Vitali
FERMO – C’era una volta un pezzo di legno… inizia così la storia di Matteo Bracalente, uno dei titolari dell’azienda Progetto Legno di Fermo. Non ha creato un nuovo Pinocchio, ma dentro il grande capannone in cui lavorano dieci dipendenti che realizzano arredi su misura, come armadi e cucine, tornano a vivere anche gli scarti. E lo fanno diventando giochi per bambini che, una volta venduti, aiuteranno per quanto necessario il reparto del Salesi.
Ma non si parla di una semplice opera di riciclo, di riuso, dalle mani di Matteo esce qualcosa di più e questo grazie all’incontro con Diletta Di Battista, pedagogista e insegnante sangiorgese, e due giovani designer con il pallino della comunicazione, Lorenzo e Sonia dello studio Kubla.
Il progetto si chiama DestrutturiAmo e fa parte di un piano più ambizioso dal nome ‘Geppo’. È nato da una amicizia tra artigiano e pedagogista, due professionalità differenti. “Siamo accomunati da valori e dallo stesso desiderio. Renderci utili e fare qualcosa di bello per gli altri. Entrambi abbiamo una attività. Non cercavamo qualcosa per aumentare le entrate, ma qualcosa che ci desse voglia di sognare. Non c’è oggi un lato business” spiega Bracalente che è partito da Monte Urano vent’anni fa seguendo le orme di famiglia.
“Ho tanti avanzi di legno, ogni volta che andavo a casa di Diletta vedevo uno dei suoi figli che giocava per terra con dei giochi di legno. E così, tornato in azienda, a fine giornata, ho cominciato a tagliare e a creare delle forme. Ho chiesto consiglio a Diletta, lei mi ha detto prova a fare pezzi uno diverso dall’altro. E così, eccoli” prosegue il falegname.
Il supporto della pedagogista è stato fondamentale, del resto è una esperta del metodo Montessori: “Siamo partiti dall’idea del destrutturiamo, usando legni senza alcun trattamento, solo carteggiati e privati di ogni spigolo pericoloso” aggiunge Di Battista.
Il riciclo è stato così abbinato alla pedagogia. “Diamo una second life al legno usato” ribadiscono. Con questi pezzetti, triangoli, tondi, coni, ogni bambino può fare tutto. “Diversamente dal Lego o dal gioco dell’Oca che ha le sue istruzioni, non ci sono regole. Il principio è potenziare la creatività”.
Per Matteo è un salto nel passato: “Sono cresciuto vicino a una falegnameria, poi crescendo la prima casa sull’albero e infine ho aperto la mia azienda. Odori e profumi rimangono nella memoria. Oggi la condivido”. Noce, rovere, tiglio, castagno, cedro: “In ogni sacchetto, in particolare, ho messo un pezzo in cedro, perché è il legno più profumato”. E così, è sicura la pediatra, i bambini accresceranno anche la manualità, che va difesa in un’era sempre più digitale.
I giochi destrutturati sono finalizzati all’incremento dell’autonomia. “Farlo con qualcosa di bello è importante, perché tropo spesso dimentichiamo che i bambini ricercano la bellezza. L’altro aspetto educativo importante è la scelta del colore: non ci sono tonalità forti che poi distraggono. Il colore del legno permette di concentrarsi su quello che si sta facendo” ribadisce Diletta Di Battista.
Il sacchetto contiene una quindicina di pezzi e sarà presentato ad aprile a Fermo, durante il TEDxFermo al teatro dell’Aquila. Una scelta non casuale, visto che da quel palco verranno lanciati, grazie a ospiti importanti, messaggi per affrontare al meglio il futuro. ‘Progetto Legno è uno degli sponsor tecnici e in quell’occasione lancerà il sacchetto solidale: “Ne abbiamo preparati 50, da quel giorno saranno comprabili al teatro o sul nostro sito. Tutto l’incasso, interamente, sarà devoluto all’ospedale Salesi. Vogliamo portare il nostro sorriso dove ce ne è più bisogno. “Ospedale a cui intanto abbiamo fatto arrivare due sacchetti prova e i bambini hanno apprezzato” ribadisce la pedagogista.
Che il gioco funzioni è stato sperimentato anche in un’altra famiglia. “Abbiamo coinvolto degli amici, creando una camera pilota di quello che immaginiamo per il futuro. Destrutturiamo, infatti, farà parte di Geppo, un progetto più ambizioso di living per bambini con giochi e mini arredamento pensato sempre con la pediatra. Una linea che nascerà con un’anima solidale, visto che una percentuale di ogni articolo venduto andrà in beneficenza del Salesi o di altre realtà che riterremo meritevoli” precisa Matteo Bracalente.
Quello di cui sono certi i due amici, affiancati da Lorenzo e Sonia, è che quei pezzetti di legno siano molto più di quel che vediamo: “Il più piccolo scopre il materiale e l’impilare. Il più grande ci costruisce lettere, conta. È qualcosa che può essere usato in maniera autonoma fin da piccoli, si parte toccando e annusando, si può anche mettere in bocca perché sicuro, e poi si sperimenta. Qualcosa che nel mio lavoro, faccio Sostegno alle superiori, è fondamentale” conclude la pedagogista.
Appuntamento quindi al 15 aprile, quando sotto al palco del TEDxFermo si potrà comprare il sacchetto pieno di legno e fantasia sapendo di fare del bene anche a chi non consociamo.