di Raffaele Vitali
“Non ci sono soldi a fondo perduto, come hanno fatto in tutti i paesi. Si parla solo di vaccini e positivi, ma non si parla della gente che ha bisogno, che si uccide, che chiede l'elemosina. Gente che sta morendo" tuona lo chef stellato Vissani parlando della situazione del mondo della ristorazione, ma anche della ricettività in generale che includo il confettato mondo del Wedding.
Quel mondo che si è dato appuntamento, per tutte le Marche, in piazza Arringo ad Ascoli piceno. Erano di più poche settimane fa, ma anche se in pochi la voce l’hanno fatta sentire lo stesso grazie alla combattiva referente Alessandra Bruni. “In Italia il nostro mondo vale 60miliardi l’anno. Questo perché spesso lo si dimentica, dietro un matrimonio ci sono atelier, agenzie di viaggio, fotografi, organizzatori di eventi, location e tanto altro. Un mondo che è stato chiuso e dimenticato” tuona l’imprenditrice.
“In autunno avevo organizzato la fiera degli sposi a villa Boccabianca, mi hanno fatto annullare tutto a ei giorni. Qualcuno mi ha rimborsato? Macché. E da quel giorno niente più” aggiunge Oriana Simonetti.
Per lei, da un anno, non c’è nessuno fuori dalla porta. La consolazione è nelle telefonate degli sposi:” Anche chi ha deciso di dire sì lo stesso in pochi, mi ha chiamato assicurandomi che la festa la faranno non appena sarà possibile”. quel possibile che loro, gli imprenditori del settore Wedding, hanno proposto: “Un modo potrebbe essere quello di fare il tampone a tutti gli invitati, organizzando poi tavoli più larghi. Lista d’ingresso e quindi tracciamento perfetto. Questo è un percorso su cui lavorare, ne abbiamo parlato con tanti onorevoli, speriamo che il Governo ci ascolti” riprende Bruni.
Come tanti, quella che manca è una certezza di ripartenza. “Noi capiamo la situazione sanitaria, ma al contempo vorremo almeno un mese di ripresa. Sapere un momento in cui ci sarà permesso di lavorare. Non chiediamo domani, ma una visione certa” ribadisce.
Ci sono 158mila coppie in attesa in Italia. “Come in attesa siamo noi di un vero ristoro. Purtroppo il calcolo previsto anche dal nuovo decreto non ci lascia speranze. O non riceviamo nulla o prendiamo una miseria” ribadisce la referente regionale.
E senza soldi, le chiusure si avvicinano: “Nelle Marche a rischio c’è l’80% delle attività. Pare incredibile, ma anche un affitto in questo periodo diventa un monte da scalare”. E così, in mezzo a tutto questo, non è neppure facile esultare per i riconoscimenti. Anche se, quando il mercato ripartirà, la Top Catering di Porto San Giorgio sarà in pole position avendo ottenuto le 5 stelle dal sito specializzato matrimonio.com