MASSA FERMANA – Il sindaco ci prova in ogni maniera a far vivere Massa Fermana, a renderla un paese attrattivo, voglioso di costruire un domani anche con i giovani.
Un aiuto è arrivato negli ultimi giorni dalla cultura, dal festival Marche Storie che sta rendendo protagonista ogni territorio, soprattutto i piccoli borghi. Gilberto Caraceni, primo cittadino, ha puntato sul teatro di strada, sulla rievocazione storica e ha messo in scena la storia della famiglia Brunforte.
Per qualche ora Massa Fermana si è proiettata nel tredicesimo secolo, riportando il suo castello ai fasti del tempo. Alla base lo studio di fine millennio di Vincenzo Vitali Brancadoro. Tanto l’impegno che un nuovo libretto è stato realizzato e consegnato ai partecipanti, oltre che ai cittadini di Massa, perché molti ancora non conoscevano la storia del proprio castello.
Quindici ‘volontari’ attori sul palco, i disegni di Claudia Calamita e il contributo di Achraf Bouchabane sul libretto. La presa del castello, che portò poi alla sollevazione popolare e alla richiesta di aiuto a Fermo, ha colorato il borgo tra nobili, soldati, priori e notai. A spiegare le scene a turisti e fermani era una voce fuori campo, quella di un bambino con la nonna.
E il sindaco Caraceni? Per lui la figura chiave, quella del coraggioso Tebaldo da Jacopo che con coraggio riuscì a lasciare Massa Fermana sotto il regno del sanguinario Guglielmo Brunforte, per arrivare a Fermo e chiedere aiuto ai priori. Una prima volt di successo, che lascia sul campo il libretto realizzato, un ulteriore tassello nella crescita dell’identità del paese, che partendo dalla storia, da non perdere anche pinacoteca e museo delal bicicletta, vuole costruire il suo futuro.
@raffaelevitali