SAN SEVERO – Brutta, brutta sconfitta. Era uno spareggio e l’ha vinto San Severo (73-67). Più cattiva, più convinta, più continua, più precisa. Coach Gennaro Di Carlo riabbraccia Cortese, ma non ottiene quello che sperava.
Primo quarto punto a punto, secondo di matrice pugliese, poi arriva il terzo, che spesso è decisivo. Una legge non scritta della pallacanestro lo vuole decisivo. E la Poderosa l’ha aggredito, come se non ci fosse un ultimo periodo. Deve essere stato convincente coach Di Carlo negli spogliatoi. La difesa diventa dura e San Severo non segna per 5 minuti. Peccato che Bonacini perda un paio di palle di troppo altrimenti l’8-0 di break sarebbe stato molto più pesante per i padroni di casa. Solo che se lasci l’avversario a terra ferito, non sai mai come possa reagire. È San Severo si rialza eccome, trascinata dal suo pubblico.
Sembra poter controllare il match la Poderosa, solo che il suo faro, Aaron Thomas, spadella. E così, a ogni buona giocata dei gialloblù i pugliesi rispondono con una tripla, tre consecutive negli ultimi cinque minuti del terzo periodo fanno veramente male.
Ognuno fa qualcosa di utile, vedi la tripla di Marulli nel momento più difficile, quando San severo stava riscappando (56-51). Solo che se insegui sempre, poi anche la buca più piccola, vedi i tiri sul ferro di Thomas, diventano delle voragini, quelle dove poi diventa difficile vedere la luce. Il killer ha il volto di Maspero che punisce ogni indecisione difensiva degli esterni della Xl Extralight. Di certo se lo stesso giocatore segna tre canestri da fuori area consecutivi, chi lo marca ha più di una colpa.
Finisce così la gara della svolta, quella che poteva proiettare la Poderosa ai play off e che invece, pur restando sempre a due punti dall’ottavo posto, la vede più vicina alle ultime.