FERMO – Difficile dire se fossero più belli Il gatto e la volpe, alias Francesco Trasatti e Mauro Torresi, o tutti i gruppi che hanno sfilato sotto il sole di Fermo. Sta di fatto che l’ultimo carnevale dell’amministrazione Calcinaro, prima sorridente in finestra e poi protagonista nelle foto con le maschere in piazza, chiude con un successo. E non era scontato, perché l’ansia da coronavirus sta spingendo le persone a restare a casa anche nelle Marche.
Ma la voglia di Carnevale e di rispondere ai comandi dei due re di Fermo e Porto San Giorgio, entrati in piazza sul trattore d’ordinanza, è stata troppo forte. Dominava un grande gonfiabile di fronte all’antico orologio e sotto il palco dove si sono alternati musicisti e presentatori, coordinati da Marco Renzi, fino al momento più atteso: la premiazione.
Alla fine a vincere il Mengone d’oro 2020 è stata Marina Palmense, grazie al lavoro del centro sociale, e alla scuola Leonardo da Vinci. A convincere tutti non solo il numero dei figuranti, un centinaio, ma l’accuratezza dei costumi che hanno trasformato grandi e piccini in orchestrali.
Non poteva non prendere un premio contrada Fiorenza che ha presentato i Joker con tanto di balletto e l’esibizione dei tamburini dal vivo. Infine, il gradino più basso del podio agli ‘ospiti’ arrivati da Porto Sant’Elpidio: Alice nel Paese delle Meraviglie brilla con la scuola primaria Cretarola. Applausi per tutti, famiglie contente, anche se è passato un po’ troppo tempo tra la sfilata e la premiazione e qualche bambino aveva ceduto tra freddo e stanchezza. Martedì si bissa e la Baraonda invadrà Porto San Giorgio.
E se i piccini si divertivano tra coriandoli e schiuma, che puntualmente già stanotte l’Asite farà magicamente sparire, i grandi continuano ad affollare la mostra per i 30 anni della Gazza Ladra, un successo che ha fatto dire a tutti una sola cosa: “Sarebbe bello rivederla in edicola, ma abbiamo più politici degni dell’ironia?”.
r.vit.