FERMO – La fusione si è completata: la Camera di Commercio delle Marche ha le sue aziende speciali. Da cinque a tre con sede a Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno per garantire sostegno e promozione ad altrettanti settori chiave: Mobile/Meccanica, Tessile/Abbigliamento/Calzature, Agroalimentare.
“A questi comparti produttivi nel loro complesso si deve circa il 15% dell’intero valore aggiunto dell’economia marchigiana; contano in totale 12.660 realtà imprenditoriali che impiegano oltre 130.000 addetti. Queste voci rappresentano per oltre il 60% del valore dell’export marchigiano: si tratta il cuore del manifatturiero regionale che, va detto, nella metà del 2019 non ha registrato performance incoraggianti” spiega il presidente camerale Gino Sabatini. È lui l’uomo che ha portato a compimento il percorso che fanno delle Marche un unicum in Italia, un modello da imitare, come spesso ribadiscono Ceriscioli e l’assessora Manuela Bora.
I tre settori arrivano con dati diversi: negativi quelli della moda, altalenanti mobili e meccanica, in crescita l’Agroalimentare. A guidarle tre figure di peso. A Pesaro Moreno Bordoni. Nel Cda con lui: Elena Capriotti, Lorena Fulgini, Sergio Bravetti, Silvana Della Fornace. A Macerata Salina Ferretti che avrà al suo fianco Paolo Silenzi, attuale presidente di Cna Fermo, Giacomo Bramucci, Paolo Capponi e Giancarlo Fermani. Ad Ascoli Piceno è stato scelto il presidente di Confindustria Centro Adriatico, Simone Mariani, che con l’azienda Sabelli è uno degli ambasciatori del buono in giro per il mondo. Nel Cda Gianfranco Santi, Alessandro Visotti, Alessandro Alessandrini, Natasha Troli.
“L’azione della Camera delle Marche, attraverso il braccio operativo delle Aziende Speciali e del loro patrimonio di competenze e professionalità, dovrà invertire la rotta della crisi aiutando quelle Pmi che, pur avendo il potenziale per competere, non riescono a muoversi autonomamente nei mercati” ribadisce Sabatini.
Non è stato semplice completare il percorso, ma i primi vantaggi già si vedono, come ad esempio o sportello Ice aperto pochi giorni fa nella sede della Camera di Commercio a Fermo. Servizi innovativi “impensabili se proposti da soli”. “Questo ci permette di essere ancora più vicini al sistema imprenditoriale delle Marche, con strutture agili e professionalità molto qualificate (le Aziende impiegano in tutto 21 dipendenti, assegnati alle diverse sedi in modo da coprirne razionalmente i fabbisogni occupazionali)” riprende il presidente che incassa due plausi.
“Quello che ha condotto alla nascita di un’unica Camera di commercio delle Marche e alla razionalizzazione delle sue aziende speciali è stato un percorso complesso e molto articolato. Ora però il sistema produttivo della regione può contare su una Camera solida ed efficiente, in grado di essere realmente di supporto alle imprese e di interloquire con maggior autorevolezza ed efficacia anche con le istituzioni locali. La Camera delle Marche è un'eccellenza nel panorama nazionale ed europeo” commenta il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “Semplificazione e internazionalizzazione sono le direttrici dentro cui si è mossa la riforma e dentro cui ora elaboreremo i programmi operativi delle aziende" ha ribadito l’assessora alle Attività Produttive Bora.
Sarano tre Aziende regionali e non solo territoriali. Per la Ferretti la prima sfida si chiama Shoes Valley, visto che la Camera di Commercio delle Marche ha deciso di adottare, a parte molte fiere sparse per il mondo, il progetto su cui l’imprenditrice crede. Ma dovrà essere brava a farne comprendere le potenzialità anche ai colleghi calzaturieri, ancora dubbiosi sul tema. Tanto da fare anche per Mariani, che parte da una certezza: il protagonismo delle imprese nei momenti clou nazionali e internazionali, insieme con la regione, al Vinitaly, al Sana, all’Anuga di Colonia. “Questo mese sono inoltre in programma incontri B2B tra aziende marchigiane e buyer esteri di vino, olio, pasta e tartufi, mentre in febbraio parteciperemo alla “BIOFACH”, che si terrà a Norimberga. Stiamo inoltre lavorando per organizzare la collettiva al “CIBUS” di Parma” hanno aggiunto i vertici riuniti ad Ancona per la presentazione.
Per quanto riguarda la meccanica, un focus verrà aperto sulla Russia per il mobile e l’arredo. E nulla vieta che si possano immaginare iniziative comun anche con la moda.