FERMO – Nessun dubbio per Simone Mariani, il presidente di Confindustria Centro Adriatico: “La mancata estensione dello sgravio contributivo, previsto per il Mezzogiorno dal disegno di Legge di Bilancio 2021, alle aree di crisi industriale complessa del “Distretto delle Pelli - Calzature Fermano - Maceratese” e della “Val Vibrata - Valle del Tronto Piceno è preoccupante”.
Una modifica del Dl Agosto non più rinviabile. Ma una modifica che deve includere le aree di crisi e non solo l’area della cassa del Mezzogiorno come previsto da un emendamento presentato alla Camera dall’onorevole Mancini (leggi).
“Lo Stato, escludendo le nostre province, perde una importantissima occasione per fornire finalmente una risposta concreta alle numerose difficoltà e ai pesanti ritardi di un territorio già da tempo in piena emergenza, sia perché aumenta in modo significativo il divario di attrattività con le Regioni limitrofe, in primis l’Abruzzo, che già oggi può contare su risorse e provvidenze pubbliche di gran lunga superiori” prosegue Mariani.
Che tocca poi l’altro motivo che rende fondamentale il cambio del Dl Agosto: “L'alto costo del lavoro è oramai diventato un macigno non più sopportabile per molte delle nostre imprese e in particolare per quelle del settore “Moda”, traino della nostra economia, caratterizzate più di altre da una elevata incidenza di manodopera e costrette a fronteggiare una concorrenza straniera, anche europea, molto più competitiva”.
Il suo è un appello ai parlamentari, ma anche un avviso: “Ci batteremo con tutte le forze e prenderemo ogni iniziativa utile per far capire al Governo e al Parlamento che è in gioco non solo il futuro sviluppo della nostra economia ma la sopravvivenza stessa del tessuto imprenditoriale di Ascoli e Fermo”.