SERVIGLIANO – L’incompiuta del territorio fermano, dal punto di vista infrastrutturale, no è la terza corsia dell’Aq4, ma la mare – monti. Perché, diversamente dall’autostrada o dall’alta velocità questa opera è nelle mani della Regione, quindi della volontà politica locale.
Tolto il tratto Amandola – Servigliano, con il cantiere che va avanti lentamente, si è appena chiusa la fase degli espropri, altro che lavori, non c’è traccia neppure di un progetto che possa riguardare il miglioramento della viabilità nella zona più antropizzata e quindi più congestionata. Che fare da Servigliano a Campiglione? Dove passare per bypassare tutta la zona di Piane?
Se ne parla, questo è vero, ancora di più quando si avvicinano le elezioni, ma poi non si produce. Il tratto non fa parte del piano Marche 2032, in cui invece rientra il primo tratto insieme con le due bretelle che renderanno Porto Sant’Elpidio e la zona di Paludi più semplici da raggiungere.
Le questioni da risolvere sono due: il progetto, dove realizzare questa strada a corsia unica, doppio senso di marcia, pensata più larga per favorire sicurezza e dove possibile sorpassi. Già solo scegliere quale lato del fiume utilizzare sarebbe un successo. E qui serve anche la collaborazione dei sindaci.
La seconda questione sono le risorse. La Regione deve sedersi al tavolo con Anas, ma per farlo deve chiudere la questione tragitto, perché senza progetto non inizia neppure a discutere, non conoscendo il costo.
Tra poche settiane inizierà la campagna elettorale per le elezioni regionali, si attendono promesse roboanti con soldi e tempi certi per questo tratto stradale. Promesse, appunto, almeno fino a quando non ci sarà un progetto.