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Marcorè e Tofoni: 18 concerti (si parte da Falerone) per RisorgiMarche. Chiese, musei e piazze, niente prati. "Vogliamo diventare MarcheRisorte"

11 Luglio 2020

di Raffaele Vitali

FERMO – “Ci vediamo qua e là durante qualche concerto”. Il sorriso domina lo schermo. Sorride Neri Marcorè sotto la sua barba nera, sorride Moreno Pieroni, assessore che sta provando a far restare le Marche al centro del Turismo, sorride Daniela Tisi, che gioca da protagonista con i musei, sorride Giambattista Tofoni che ha su di sé la responsabilità di tutta l’organizzazione: ecco la nuova edizione di RisorgiMarche, il festival che in tre anni ha portato olte 230mila presenze sui Sibillini e "otto milioni di euro di indotto" calcolati da due studenti nelle loro tesi di laurea sul festival.

Una quarta edizione diversa, ma non per questo meno affascinante. “Siamo partiti nel 2017 per dare un segnale al territorio colpito dal sisma. Oggi, con la burocrazia che imperversa, qualcosa si muove. Sembrava quasi impossibile essere di nuovo qui, ma abbiamo deciso di procedere. Pur con le prescrizioni Covid da rispettare” spiega Marcorè.

I COMPAGNI DI VIAGGIO

La Regione c’è e Neri Marcorè ringrazia in modo speciale Moreno Pieroni “per il preziosissimo supporto economico”. L’assessore punta su quello che sta dando RisorgiMarche: “Una riscoperta di luoghi per alcuni, una scoperta per tanti. Un percorso che ha permesso di valorizzare l‘economia del territorio, con l’indotto che si è creato con gli eventi musicali. Questa iniziativa deve diventare strutturale: per voi è uno sforzo immane, ma una scommessa oggi è una realtà nazionale. Dobbiamo fare tutto perché questa realtà continui a vivere. Il ministro Franceschini ha dato un aiuto alle regioni colpite dal sisma per creare spettacoli da vivo. Quindi, lo prometto, noi ci saremo anche in futuro come Regione”.

Tengono tutti sulle corde Tofoni e Marcorè, prima c’è Daniela Tisi, membro del consiglio internazionale dei musei (Icom), coinvolta in questo nuovo RisorgiMarche che da aree aperte con migliaia di persone passa a luoghi splendidi, ma ridotti, anche chiusi per garantire la sicurezza. “Abbiamo trasformato in maniera positiva le restrizioni e così entreremo in siti archeologici di cui le Marche sono ricche”.

Riprende la Tisi: “La nostra regione ha tanti angoli bellissimi che vogliono andare oltre i problemi. Per noi professionisti della cultura questo RisorgiMarche è positivo, permette una riscoperta di luoghi della cultura, che sono siti archeologici, ma anche piazze e musei nel concetto di museo contemporaneo che si apre alla comunità e abbatte le pareti. Noi, in questo festival, offriremo grande qualità in spazi unici per la loro bellezza. Ancora di più avremo una estate di musei per la comunità”.

FESTIVAL CHE FA RETE

RisorgiMarche come piattaforma, il sogno inziale di Neri e Battista sta diventando realtà, con la scoperta che arriva seguendo la nota di uno strumento. “continueremo? Questa è la speranza di tutti, la squadra creata è un patrimonio. Il marchio c’è, poi speriamo che nel minor tempo possibile il RisorgiMarche possa cambiare in MarcheRisorte” riprende Marcorè.

Ma siccome anche per Pieroni e Tisi il calendario è un mistero, finalmente Tofoni lo svela, ma non tutto: “Perché le soprese sono tante”. Tutto è partito dall’idea di flusso turistico, oggi si punta sul turismo di prossimità: “Questa è l’estate giusta per imparare a conoscere le Marche. nessuno di noi ha mai avuto modo di conoscere ogni angolo di una terra che offre soprese. L’invito è proprio quello di divere la Regione, considerando che ci sono anche 50 euro dalla Regione da spendere per i machigiani che scelgono di alloggiare nelle Marche, che sono poco ma meglio di un dito nell’occhio. Per cui vogliamo essere un acceleratore di questa tendenza. Restare nel borgo dopo l’esibizione dell’artista, scoprite il museo, ne abbiamo più di cento, mangiate nei locali. Siamo in ritardo? Fino a un mese fa non sapevamo neppure se potevamo sederci ad ascoltare un concerto. Ora rimontiamo e partiamo”.

I BIGLIETTI

Il primo concerto si terrà il 18 luglio e gli eventi andranno avanti per tutto agosto. “La prima novità è che non ci saranno prati. Sono vietati dalla legge, che noi seguiremo, perché non possiamo circoscrivere gli spazi e censire le persone. I concerti 'intra Covid' devono – spiega Tofoni - tenere la lista delle persone per almeno 15 giorni. Oltre a maschere e termoscanner, dovremo mantenere il distanziamento”. Un festival che da sempre anticipa i tempi, “tanto che un anno fa andammo già dentro i borghi, proprio per avvicinarci ai luoghi colpiti e non solo alla natura” ribadisce Neri.

I concerti andranno prenotati: “Applicheremo un biglietto solidale di 5 euro e tutto l’incasso sarà devoluto al comune ospitante. Poi se uno vuole contribuire ancora di più, per le attività di ricostruzione culturale e sociale magari insieme ad altri comuni, può farlo con il biglietto sostenitori. Noi negli anni abbiamo chiesto di partecipare frequentando locali e negozi, alberghi e B&B, oggi mettiamo a disposizione un biglietto da 20 euro, che non dà benefit ma solo possibilità di sostegno maggiore. Inseriremo anche l’Iban del comune”. La media degli spazi permette di inserire dalle 200 alle 800 persone.

Un punto ci tengono a sottolinearlo Tofoni e Marcorè: “I fondi usati sono del Mibact per attività di spettacoli all’interno del cratere. Nessun euro è stato tolto alla ricostruzione. Noi li usiamo per portare un aiuto indiretto a chi ha subito il dramma nel 2016”. Se la quarta edizione torna è per le migliaia di mail delle persone, per le centinaia di telefonate dai sindaci: “Non ci abbandonate”. Questo il messaggio semplice che è arrivato e che lo staff di RisorgiMarche ha reso possibile.

LA SCELTA DEI LUOGHI

Per scegliere ai luoghi abbiamo chiesto ai comuni delle proposte sugli spazi. “E le consultazioni sono ancora in coso. E presto annunceremo due colpi molto grandi”. La regola è sempre la stessa, pulizia e sicurezza. “Nei concerti non c’erano transenne, solo una cordicella, non c’erano bisogni, ognuno ha rimesso i rifiuti nel proprio zaino, non c’erano limiti se non quello della natura. La gente ha ripagato la fiducia e siamo certi che sarà ancora così, grazie anche ai partner come la Siae, che è fondamentale, e tanti altri”.

E dopo 50 minuti ecco il primo blocco del calendario: sono 18 gli appuntamenti. E qui ci fermeremo, ma le idee non mancano e se arriveranno più sponsor cresceranno anche i concerti. “E finalmente potremo fare i concerti al tramonto, come sognavo dall’inizio quando fa meno caldo. E all’alba per vedere sorgere il sole dal mare” chiosa Neri.

I CONCERTI (calendario in divenire)

Apertura sabato 18 luglio con due musicisti partiti da Grottazzolina, Peta Magoni e Ferruccio Spinetti con Musica Nuda al teatro romano di Falerone.

22 luglio Ambrogio Sparagna Trio a villa Fermani di Corridonia

25 luglio La banda della ricetta, gruppo che suonerà e cucinerà dal vivo, a Montemonaco.

28 luglio a Treia Peppe Servillo e il quartetto d’archi

29 luglio ad Apiro nell’abbazia di Sant’Urbano con Ziad Trabelsi dell’orchestra di piazza Vittorio

1 agosto alla piazza alta di Sarnano Enzo Avitabile trio in u concerto acustico

2 agosto a Offida, nella piazza del Popolo, con Dente

LA POLITICA ATTIVA

“L’invito è partecipate, anche l’artista che non si conosce potrà stupirvi” conclude Neri Marcorè che ribadisce: “Siamo un festival politico nel senso alto del termine. Non c’è niente di peggio del silenzio. Crediamo nella politica attiva, nel non spegnere i riflettori. Noi portiamo musica in luoghi dimenticati e con loro persone. Sappiamo che la ricostruzione è lontana, anche per regole burocratiche assurde, ma noi siamo una iniziativa civile che vuole aiutare ad allargare il discorso e così pressare la politica anche con le migliaia di persone che visitano i luoghi. Detto questo, venite a scoprire le Marche”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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