FERMO – Due assessori leghisti non significa ‘posizione della Lega’. Lo chiarisce, intervenendo sul tema dell’aborto sollevato in consiglio regionale, l0onorevole Augusto Marchetti. "In merito a temi etici come quello dell'aborto, la Lega non ha mai preso una posizione, nell'assoluta convinzione che la libertà è un diritto inviolabile e che ognuno deve poter scegliere per se stesso”.
Poi, entra nel merito: “Noi stiamo portando avanti una politica a favore della vita, e la Regione Marche è già al lavoro per stanziare dei fondi a sostegno della natalità, ma questo che non significa essere contrari all'aborto. Intendiamo mettere in campo ogni azione necessaria per sostenere le donne, affinché l'interruzione volontaria di gravidanza sia una scelta consapevole e non obbligata da ragioni di natura economica".
Un chiarimento non da poco, che diventa poi scontro politico con il Pd: “Dovrebbero preoccuparsi del futuro di milioni di italiani rimasti senza lavoro piuttosto che cavalcare sterili e insensate polemiche. Il Consiglio Regionale peraltro non ha competenza per intervenire in materia, essendoci già una legge dello Stato, la 194, che regola l'aborto.
Se il Pd voleva che la Ru486 fosse somministrata anche nei consultori, avrebbe dovuto promuovere una legge a livello nazionale e la Regione Marche, come le altre, l'avrebbe recepita. Le linee guida del Ministero della Salute non modificano le norme esistenti. L'aborto è una questione etica e ogni posizione va rispettata. Quello che noi chiediamo è la necessità di un controllo medico di almeno 24 ore dopo l'assunzione della pillola abortiva. La Lega ha sempre agito a tutela delle donne, tanto da essere stata promotrice del Codice Rosso” conclude l’onorevole.
r.vit.