FERMO – Il biologico è di casa da anni lungo la Valdaso, dove è approdato anche il biodinamico in molte vigne. Ma il gioiellino agricolo fermano-piceno non è più solo. Le Marche si confermano prima regione d’Italia per attività che si dedicano al biologico. Con una densità media di 397,2 attività per milione di abitante, la nostra regione è davanti a Umbria e Toscana.
I dati sono del rapporto Bio Bank, analizzato da Coldiretti Marche. “C’è sempre più sensibilità e consapevolezza del mondo produttivo nei confronti delle buone pratiche agricole. E così le Marche - commenta Maria Letizia Gardoni – sono il territorio di riferimento per la conversione biologica che sta avanzando in maniera sempre più decisa e decisiva. Il rispetto delle risorse naturali, dei suoli e della loro fertilità e della biodiversità sono solo alcuni degli aspetti di rilievo di un nuovo paradigma agricolo che fa del proprio lavoro una scelta di cura di un territorio molto più vasto di quello delimitato dai propri confini aziendali. Il percorso biologico è un percorso etico che mette al centro non solo la sostenibilità ambientale, ma anche il rispetto del lavoro e la durabilità economica delle aziende”.
Lòe Marche primeggiano in più voci: come densità di attività che fanno produzione e vendita diretta di cibi biologici sono seconde dietro all’Umbria e davanti alla Toscana. La provincia di Ascoli Piceno, con 201,6 attività, è terza tra le province italiane dietro a Grosseto e Siena. Il podio arriva anche per quanto riguarda i mercati bio in piazza. Nella classifica delle province, Macerata è quinta per i mercati, mentre Pesaro Urbino è quinta per i negozi. La provincia pesarese è anche la quarta d’Italia per numero assoluto di aziende agricole biologiche che fanno anche attività agrituristica e questo fa da traino per il terzo posto italiano dell’intera regione. Non manca la menzione per quanto riguarda l’utilizzo che ristoranti, bar e gelaterie fanno degli ingredienti biologici: le Marche figurano, per densità, la seconda regione italiana con 24,8 attività per milione di abitanti.
