FERMO - "Anche per evitare che alcuni focolai che si sono sviluppati nelle Rsa (due casi ad Amandola, ndr) possano portare a delle conseguenze peggiori, abbiamo avviato il percorso per la somministrazione della terza dose alle persone ospiti nelle Rsa e nelle Residenze protette". A dirlo è l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.
"Ho saputo che il commissario Figliuolo ha già avviato un atto per autorizzare tutte le altre Regioni- continua Saltamartini-. Noi l'abbiamo anticipato di un giorno". Intanto prosegue la campagna vaccinale nelle Marche dove l'81,2% dei cittadini ha ricevuto la prima dose e, di questi, il 74,41% ha completato l'intero ciclo vaccinale.
"Questi risultati sono ancora superiori se teniamo conto del fatto che le persone che hanno contratto il Covid hanno sviluppato autonomamente gli anticorpi- continua Saltamartini-. Tra le persone che sono risultate positive e quelle vaccinate nella nostra regione in media raggiungiamo quasi la quota del 90%. Oggi fortunatamente registriamo un calo dei ricoveri negli ospedali e dei positivi rilevati. In terapia intensiva abbiamo 21 ricoveri e da cinque giorni il numero è stabile”.
Sui ricoverati in malattia intensiva, Saltamartini è chiaro: “19 di loro non sono vaccinate, due sì ma avevano una situazione molto complicata. È la dimostrazione che i vaccini non danno la garanzia di non contrarre il virus ma proteggono da gravi conseguenze".
E forse anche per intercettare ulteriori dubbiosi, che oggi ha riaperto il puto vaccinale di Amandola (martedì e giovedì), anche su pressioni arrivate dal sistema nazionale guidato dal generale Figliuolo che vuole una presenza territoriale e non solo hub centrali, come invece si è scelto per Fermo, dove ha chiuso anche il centro di Porto Sant’Elpidio.
Raffaele Vitali