di Raffaele Vitali
CIVITANOVA MARCHE – L’azienda che non c’era, il servizio che serve ai calzaturieri e non solo. A Civitanova Marche ha aperto una sede Lbs Group, un piccolo colosso di 12 aziende, di cui 5 in Italia, che fornisce servizi sia per la sicurezza del prodotto sia per la qualità e la sostenibilità ambientale. “Aiutiamo i processi industriali” spiega il Ceo Luca Cartocci.
Età media di 18 anni per i 120 dipendenti, di cui 6 nel nuovo laboratorio nella zona industriale, che dopo i brand attira anche i servizi del polo che ha il suo cuore a Firenze e poi una rete che va dall’Asia alla Spagna passando per la Romania. La nuova scarpa creata scivola? Un macchinario del nuovo laboratorio lo verifica. Due materiali stanno bene insieme o ci sono problemi? Un’altra macchina dà la risposta. E tutto nello spazio appena inaugurato dal sindaco Fabrizio Ciarapica.
“Per noi è un arricchimento, la città attrae investimenti. Ha aperto una nuova unità produttiva Lvmh, ma sono tanti i brand che hanno scelto il territorio, da Fendi a Fermo a Loro Piana a Porto San Giorgio, da Gucci a Recanati a Hugo Boss a Montecosaro” sottolinea il sindaco.
“Abbiamo deciso di investire nelle Marche, regione con cui lavoriamo da tempo. Le Marche rappresentano il 35% della produzione delle calzature italiane. A fronte di questo, il distretto è quello con la minor marginalità sulla sua produzione. Per questo ritengo – prosegue Cartocci - che abbia bisogno di servizi e spero di poterlo aiutare a valorizzarsi. L’arrivo dei brand è un bene per il territorio dove si insedia, ma poi deve restare e questo avviene solo se aumenta il proprio valore grazie alla compliance di sostenibilità sociale, ambientale e di sicurezza”.
Quello che Lbs ritiene di poter dare è un servizio unico, avendo società che coprono più settori. “Noi possiamo aiutare le imprese a livello di certificazioni, ma anche nello sviluppo di azioni che prevengono le regolamentazioni, noi preveniamo i percorsi normativi e favoriamo il lavoro” afferma il Ceo.
A Civitanova il laboratorio è pensato come hub per le prove che hanno bisogno di una risposta immediata. Test principali su materiali e calzatura finita. “Per le analisi chimiche invece useremo altri nostri centri” ribadisce Cartocci, chiarendo il suo valore aggiunto: “Siamo tante piccole aziende, i nostri competitori sono multinazionali. Essere localizzate, da qui la scelta di Civitanova, permette di creare un rapporto vero con il produttore, che è il vero valori aggiunto che noi dobbiamo aiutare. Noi non ci fermiamo mai al ‘non va bene’, insieme con l’azienda lavoriamo sul come superare il problema”.
Questo lo facevano con gli ispettori che da anni ‘battono’ il territorio per verificare il lavoro di aziende che producono per le griffe che sono da tempo clienti, ora lo faranno dando i servizi ulteriori. “Cresciamo nel rapporto diretto perché qui abbiamo valutato che il potenziale è grande. E con il reshoring in atto, questo distretto crescerà ancora di più come produzione”.
Di questo Cartocci è certo, lavorando anche con l’Asia: “I primi sei mesi del 2024 non saranno brillanti, lo dicono tutte le previsioni del settore moda. Per questo le Marche possono crescere. Ci sono aziende che producono in Asia che stanno valutando il ritorno, per poter accorciare i tempi tra produzione e distribuzione, con la consegna che è diventata un fattore chiave quanto la qualità. Poter contare su una filiera corta è il plus, è quello che l’Asia oggi non riesce più a garantire”.
Sostenibilità ed ecologia sono temi non più rinviabili e che incidono sulle aziende. Lo ricorda bene Angiolo Mannini, presidente sezione moda di Confindustria Ascoli: “Anche l’acceso al credito è ormai legato ala visione azienda a livello Esg, per non parlare dei consumatori. Questa azienda aiuterà il territorio a crescere, grazie a servizi che non c’erano”.
Lbs porta sapere fare, ma soprattutto una visione sul mondo. “Le Marche sono un territorio strategico, lo stanno capendo in tanti anche grazie all’impegno delle istituzioni che stanno investendo nelle infrastrutture del distretto. Ma il grazie più grande va alle maestranze e agli imprenditori che si muovono tra carenza di manodopera, burocrazia e assenza di credito” aggiunge lo stesso Mannini.
Per le imprese, tanti gli imprenditori in sala, da Ercoli di Eurosuole alla presidente di Confindustria Moda Annarita Pilotti, dai vertici della Confartigianato a quelli di Confindusitra Macerata, il laboratorio Lbs può significare prezzi competitivi, velocità e risposte puntuali “dopo le analisi necessarie. Il che significa risparmiare soldi” ribadisce Cartocci.
Che incassa il plauso delle istituzioni, dal vescovo di Fermo ai sindaci di Macerata e Fermo che hanno mandato un messaggio, mentre non sono voluti mancare Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio alla presentazione coordinata da Flavio Sciuccati, senior partner di The European House - Ambrosetti: “Aprire in uno dei distretti più importanti e strategici della moda è una grande scelta. Oggi allunghiamo la filiera”.
“Questo – riprende Elena Iachini, titolare di Strategia – è un momento storico complesso, dobbiamo guardare a un futuro fatto di sogni. Noi ci diamo obiettivi e li portiamo a termine. Lbs ci può rendere più appetibili. Siamo un distretto con filiera completa, un laboratorio a portata di mano è un valore aggiunto, potremo parlarci in ogni momento”.
La Regione non è voluta mancare, il saluto di Acquaroli è arrivato via Pierpaolo Borroni, segretario dell’ufficio di presidenza che ha promesso sempre più vicinanza al distretto fermano-maceratese, anche grazie agli investimenti in infrastrutture.