FERMO – Ripristinato un servizio, o meglio un rimborso. “Con una legge di cui sono prima firmataria oggi delle Marche è stato reintrodotto il sostegno alle spese dei pazienti oncologici. Questo provvedimento si è reso necessario perché nella scorsa legislatura la maggioranza a trazione PD aveva abrogato la legge che prevedeva il rimborso delle spese sostenute a supporto delle cure oncologiche e così, tra i primi atti nella nostra amministrazione, abbiamo voluto lavorare a quella che ritengo essere una legge di civiltà” commenta Elena Leonardi, presidente della Commissione sanità regionale.
L’amministrazione Ceriscioli in realtà sul finire stanziò le risorse: “Ma erano poche. Ora finalmente con questa nostra legge abbiamo esteso il rimborso alle spese di viaggio, vitto e alloggio per tutte le tipologie di trattamenti necessari al paziente oncologico, dalla chemioterapia alla radioterapia, fino alle visite specialistiche per il follow-up eseguite sia nelle Marche sia fuori Regione” prosegue la consigliera di Fratelli d’Italia
Per essere certi di dare a tutti il giusto contributo, l’amministrazione Acquaroli ha inserito l’ISEE come criterio di erogazione, dando la priorità alle fasce più basse di reddito. “Ringrazio tutti i membri della Commissione Sanità e Politiche sociali che hanno contribuito alla stesura di questa proposta di legge e il Consigliere Cancellieri, firmatario della proposta di legge che, unita a quella che mi vede come prima firmataria, ha dato vita al testo unificato giunto oggi al voto. Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione avvenuta all'unanimità, una risposta seria e concreta da parte della nuova amministrazione regionale” conclude la Leonardi.
Il gruppo PD in Consiglio ammette l'errore e plaude all'azione che garantisce anche chi ha bisogno di andare fuori regione: "Una legge che va a sanare l’errore purtroppo compiuto nel 2019 e il cui ripristino era un impegno che ci eravamo già presi in campagna elettorale. Se, infatti, da un lato è vero che oggi i reparti oncologici degli ospedali marchigiani hanno raggiunto un livello di eccellenza in termini di competenza, specializzazione e dotazione strumentale, riteniamo che vada sempre e comunque garantita la libera scelta dei cittadini che decidono di rivolgersi a strutture ubicate fuori dei confini regionali".