FERMO - Per il secondo giorno e per l'ottava volta nel mese di giugno, nelle Marche non sono stati registrati decessi correlati al 'Covid-19'.
Buon segno. Procede la vaccinazione e calano i casi. C’è poi la questione AstraZeneca. “Nelle Marche – spiega l’assessore Saltamartini - solo il 30% delle dosi consegnate è stato inoculato alle persone con meno di cinquant'anni, mentre il restante 70% è stato destinato agli over 60%".
Insomma, la Regione si era attenuta il più possibile ai dettami. Anche se ci sono ora 3mila richiami da riprogrammare. Questo il numero indicativo di under 60, tra docenti e forze dell’ordine fino al personale dei tribunali, che aveva avuto la prima dose e che ora dovrà invece usare Pfizer o Moderna.
“La scelta del vaccino AstraZeneca non spetta all'organo di indirizzo politico - ha aggiunto -, ma è il medico che sul posto, in base all'anamnesi e alle condizioni del soggetto, stabilisce quale tipo somministrare. Le Marche, inoltre, non hanno mai avviato il 'vaccino day', "perché non ritenuto necessario, come invece hanno fatto ad esempio in altre regioni”.
Sui richiami, Saltamartini è in attesa: “Stiamo aspettando informazioni su come comportarsi per il richiamo di chi ha fatto AstraZeneca: se deve avvenire secondo i tempi previsti, che è più verosimile, allora le prenotazioni pre-esistenti non dovranno essere modificate, se invece non fosse così è chiaro che a quel punto dovremo riprogrammare tutti gli appuntamenti".
Si pone anche il nodo Johnson & Johnson, che pur avendo analogie con il vaccino anti Covid di AstraZeneca, al momento i dati "non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio" spiega il Cts.
Il vaccino Janssen, rileva il Comitato tecnico scientifico, è "connotato dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio in determinate categorie di popolazione". Ma "l'eventuale evidenza, nel contesto nazionale e internazionale, di fenomeni tromboembolici dopo vaccino Janssen dovrà essere oggetto di attento e costante monitoraggio attraverso le procedure di farmacosorveglianza e vaccino-vigilanza".
Il comitato, si legge nel verbale, rileva che "il vaccino Janssen viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla Cts di Aifa, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente".
r.vit.