di Raffaele Vitali
FERMO – Ma qual è l’indice di riproduzione del Covid 19 nel Fermano e quale nelle Marche? la giornata si è aperta con il dato dei tamponi effettuati: su 735 sono 23 quelli positivi, di questi 11 sono pesaresi, cinque a Macerata, quattro ad Ancona, 1 a Fermo (che ha 15 ricoverati in totale) e nessuno ad Ascoli. In totale da inizio pandemia, nelle Marche sono 6.493 i contagi su un totale di 47.827 test eseguiti.
Secondo i dati elaborati da Istituto Superiore della sanità e Fondazione Kessler, l’indice R0 (diventato Rt) delle Marche tra fine aprile e primi giorni di maggio era dello 0,5541. Oggi, in base ai calcoli dello staff dell’Asur guidato dall’epidemiologo Marco Pompili il dato è sceso allo 0,54. C’è un però, Pesaro e Macerata sono ancora troppo poco stabili.
In particolare Pesaro che domina nei numeri, la maggior parte dei positivi esce dalla provincia del nord della regione. Ma anche Macerata, per una ragione diversa: i numeri bassi attuali sono frutto di un numero di tamponi inferiore alle altre province. Stabili invece ormai Fermo e Ascoli, che hanno un indice inferiore a quello regionale.
Per avere una fotografia ancora più puntuale, però, servirebbero tempi più rapidi tra data di refertazione, ovvero la verifica dei sintoni, e la diagnosi. Si parla di 4/5 giorni, mentre per gli analisti ne servirebbero massimo 2/3 per agire e mettere in sicurezza ogni nuovo focolaio presente sul territorio, in particolare nel pesarese.
L’indice R0, ovvero indice di riproduzione, dipende da quante persone al giorno incontra un individuo malato e contagioso. È l’analisi dei contatti che incrocia il caso indice (il soggetto con sintomi) e i suoi contatti (soggetti che l’hanno incrociato nelle ultime ore) per arrivare all’indice di trasmissibilità.