FERMO – Una rondine non fa primavera, ma qui comincia a diventare uno stormo. Prima i dati di Assocalzaturifici, poi quelli dell’agroalimentare con il vino e ora il centro studi di Confindustria Marche: l’export della regione è ripartito davvero, senza ruggire.
“Nel periodo gennaio-giugno 2021 le esportazioni italiane crescono del 24,2% rispetto al 2020 mostrando incrementi sostenuti e diffusi a livello territoriale. Nelle Marche la crescita è del 20,5, più lenta ma evidente” commenta il presidente Claudio Schiavoni.
A riprova della crescita zoppa, c’è il calo percentuale del peso regionale sul totale nazionale, passato dal 2,5 al 2,4%.
“Finalmente si registrano dati positivi anche per i settori del sistema moda, pesantemente penalizzati in questi ultimi anni. Dobbiamo tuttavia rilevare che la crescita delle vendite all’estero delle nostre imprese è inferiore a quella media italiana con la conseguente perdita di quote rispetto alle altre regioni e che il livello di vendite raggiunto nei primi sei mesi del 2021 risulta ancora inferiore dell’1,2% rispetto ai livelli pre-pandemia. Mai come ora è necessario quindi moltiplicare i nostri sforzi per supportare le imprese e favorirne il rilancio sui mercati globali”.
A livello territoriale, crescono le esportazioni di Fermo (+13,4%). Ma la piccola provincia resta la più debole: Macerata +26,1%, Pesaro Urbino +36,6% e Ancona +49,5%. Traino reale è la meccanica, che viaggia versoi paesi extra Ue (+31,4%). Chi cala è Ascoli piceno, -22%, ma non deve stupire. Da sempre la provincia più a sud è ‘drogata’ dalla farmaceutica, che negli ultimi mesi si è fermata (-38%).
Tornando alla moda, come anticipato da Siro Badon, pelli e calzature registrano un +12,9%, prodotti tessili +16,4% e abbigliamento +20,2%. Crescono più della media regionale le esportazioni dei comparti della meccanica: macchinari ed apparecchi (+50,9%), metalli e prodotti in metallo (+40,8%), apparecchi elettrici (+45,1%), altri mezzi di trasporto (+279,9%), autoveicoli (+29,2%). In crescita consistente anche le esportazioni di mobili (+37,9%), di legno e prodotti in legno (+50,7%), di alimentari e bevande (+15,6%), di carta e prodotti di carta (+18,6%), di sostanze e prodotti chimici (+46,6%), di articoli in gomma e materie plastiche (+22,7%), di computer, apparecchi elettronici ed ottici (+7,5%).
r.vit.