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Marche, la sfida si accende. Ricci: basta con le finte filiere. Acquaroli: parlo con numeri e fatti

22 Marzo 2025

FERMO - Sarà una lunga e calda campagna elettorale. Da capire se proseguirà con Matteo Ricci all’attacco e Francesco Acquaroli che prova a non scendere nel campo della battaglia mediatica, che non gli appartiene.

“È finito il tempo delle finte filiere ora inizia l'era delle Marche forti e orgogliose. Sta per finire l'era del vassallaggio, degli ordini da Roma, dei Comuni che devono seguire le indicazioni regionali perché altrimenti non prendono i fondi. Noi – sottolinea Matteo Ricci - non prendiamo ordini da nessuno. Non andiamo con il cappello in mano a chiedere”.

È convito di essere l’uomo giusto visto che “con me in dieci anni Pesaro è diventata una città nazionale, faremo diventare la regione una regione europea. Chiaramente ora inizia il confronto, con serietà, con gli alleati”. E dovrà farlo in fretta visto che i 5 Stelle non hanno gradito la sua uscita scenica: “Al momento siamo a disposizione solo per collaborare a costruire un percorso che parta dal programma, certamente non l'inverso, per giunta con due velocità. Al momento il tavolo di confronto con le altre forze progressiste procede troppo lentamente” tuona il deputato e coordinatore regionale del M5s Giorgio Fede.

In comune hanno la voglia di cambiare la Regione. Cosa che Acquaroli rivendica di aver già fatto nei suoi anni di mandato: “Mediocrità a livello regionale? La ritengo una provocazione, se oggi c'è una mediocrità, prima cosa c'era. I nostri risultati – ribadisce il presidente - hanno una evidenza pubblica”.

Di fronte alle provocazioni, Acquaroli non reagisce: “Mi ha dato del ragazzo? È sempre un fatto molto positivo”. Come positivi sono i risultati che rivendica: “Sia sull'utilizzo dei fondi europei e sia sulle infrastrutture, sull'aeroporto, sul salvataggio dell'interporto ma penso alle infrastrutture di collegamento extra-regionale: la Galleria della Guinza, la Pedemontana nord sud. E poi il porto di Ancona. Sono cose davanti agli occhi, se poi uno vuole verificarle sono disponibile, qui parlano fatti e numeri”. Numeri che Acquaroli legge sempre dal lato positivo, anche quando c’è il meno, come nell’export: “Andiamo meglio del 2019, anche se il calo sul 2023 è evidente”.

Cosa aspettarsi da qui a settembre? “Una campagna dura perché non sottovaluto la forza degli avversari, la forza nazionale più che locale, ma sarà entusiasmante. Arriveranno tutor e badanti perché da soli non ce la fanno” riprende Ricci che poi cita Jovanotti, con cui ha condiviso una delle serate a Pesaro: “Sarà un big bang e poi il più grande spettacolo del mondo”.

Un big bang che Noi Moderati non teme. Il neo capogruppo in consiglio Marco Marinangeli e il leader nazionale Maurizio Lupi guardano avanti: “La candidatura di Ricci? Benvenga - ha risposto Lupi - non abbiamo paura di nessuno anche perché in politica parla una sola cosa una volta che i cittadini ti hanno dato la fiducia: i fatti, le risposte concrete che hai dato. È evidente che con Acquaroli le Marche siano tornate ad essere protagoniste. C'è ancora tanto lavoro da fare”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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