FERMO – Il 2021 è stato un anno per le Marche. lo dicono tuti gli indicatori, lo conferma Intessa San paolo nel suo studio dei distretti.
L'export ha chiuso con un +17,8%, in linea con il dato medio italiano, anche se i valori dell'export permangono inferiori rispetto al 2019 (-3,7%), a causa principalmente dei ritardi del sistema moda. Per Intesa Sanpaolo tutti i distretti regionali sono risultati in crescita rispetto al 2020 e 5 su 9 sono già oltre i livelli di export del 2019.
Il sistema casa ha evidenziato una buona resilienza: le cappe aspiranti e gli elettrodomestici di Fabriano (+26,2% la variazione rispetto al 2020) hanno registrato un forte aumento dei flussi verso tutti i principali mercati di riferimento, con un contributo particolarmente rilevante da parte di Stati Uniti, Francia, Polonia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania; è cresciuto a doppia cifra anche il distretto delle Cucine di Pesaro (+12,3%), trainato dai mercati tedesco, francese, statunitense e canadese. Entrambi i distretti hanno ampiamente superato i livelli pre-Covid (rispettivamente +13% e +11,3%).
In rimonta le esportazioni dei distretti del sistema moda (+11,3%), tutti in crescita rispetto al 2020: Jeans Valley del Montefeltro (+24,4%), calzature di Fermo (+14,4%), pelletteria di Tolentino (+13,4%) e abbigliamento marchigiano (+9,3%), tutti lontani dai livelli 2019.
Le esportazioni marchigiane di macchine utensili e per il legno di Pesaro sono aumentate del 25,8% rispetto al 2020 e dell'11,8% sul 2019, trascinate dalla crescita negli Stati Uniti, Polonia e Francia, primi tre mercati di sbocco del distretto.
Positivo anche il distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo (+17,3%), grazie alla crescita in Tunisia, Svezia, Cina, Germania, Francia, Stati Uniti e Hong Kong. In recupero anche il cartario di Fabriano (+10,8%), anche rispetto al 2019 (+1,7%), grazie ai flussi verso Grecia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Turchia.
Bene i mercati maturi (+17,2%) nel 2021 rispetto al 2020, grazie al traino di Francia e Stati Uniti; sono risultati in crescita anche le esportazioni verso la Germania e la Spagna, anche se risultano ancora sotto i livelli 2019. Crescono del 18,7% Cina e Polonia.
Secondo la direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, la guerra russo-ucraina avrà effetti sull'andamento delle esportazioni dei distretti marchigiani: Russia e Ucraina insieme rappresentano il 5,7% dell'export distrettuale regionale (4,6% Russia e 1,1% Ucraina), una percentuale superiore rispetto alla media italiana, e i distretti maggiormente esposti sono quelli dell'abbigliamento marchigiano, delle calzature di Fermo, delle cucine di Pesaro e delle cappe aspiranti e degli elettrodomestici di Fabriano.