AMANDOLA – Si chiude oggi il maxi screening che ha coinvolto 31 comuni fermani. Una buona risposta dai piccoli comuni. Non straordinaria, ma sempre utile a trovare qualche asintomatico che avrebbe invece girato liberamente per i paesi rischiando di infettare qualcuno, magari più debole.
E non è finita, visto che da lunedì a mercoledì entra in azione il centro tamponi di Amandola (8-18), pensato e realizzato per agevolare i comuni montani. Nel dettaglio oltre alla città dei Sibillini ci saranno Montefalcone Appennino, Montefortino, Montelparo, Santa Vittoria in Matenano e Smerillo.
Da venerdì 18 dicembre nella Regione lo screening con test antigenico rapido ha coinvolto 103.359 persone con 620 casi positivi. In totale la percentuale di positività è pari allo 0,6%. I casi positivi rilevati sono stati sottoposti al tampone molecolare.
L’Area Vasta 4 è quella che ha coperto la maggior parte di territorio. E soprattutto ha dimostrato una grande capacitò di fare squadra. L’esempio finale arriva da Amandola dove si parte lunedì con il neo reparto di Medicina che diventa la base di lavoro per il personale medico dell'Asur 4, in attesa che l’area vasta lo renda pienamente operativo per i pazienti oggi ricoverati al Murri.
I sindaci montani si sono coordinati e hanno messo a disposizione quanto possibile. Dalla Protezione Civile di Montefortino e Santa Vittoria in Matenano al supporto logistico e organizzativo di altre amministrazioni. “Ci siamo mossi bene insieme, speriamo ora che i nostri cittadini rispondano e partecipino allo screening” commenta il sindaco Adolfo Marinangeli. Comunicazioni comuni, solo Amandola ha una chat su WhatsApp con mille iscritti, pubblicità, appelli: la salute ha davvero riunito l’arco fermano dei Sibillini.
Ci saranno due gazebi a disposizione, montati dal Comune di Amandola, in modo da raddoppiare gli esami e velocizzare l’iter. Un drive in sicuro, con tanto di mappa fatta circolare nei vari comuni in modo da far arrivare tutti preparati.
r.vit.